"Enciclopedia delle Mummie" di Filippo Di Leo

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(richard)
00sabato 4 ottobre 2008 19:15
Il volume riassume dalla A alla Zeta informazioni sulla genesi e l'identita' delle mummie.I Faraoni,Alessandro Magno, Napoleone, Lenin,Evita Peron e molti Santi Cristiani hanno trovato l'immortalita' nella mummificazione.
Quest'Opera si propone di dare ragguagli aggiornati che possono interessare sia lo studioso esperto,sia il lettore curioso. [SM=g999103]
-Kiya-
00sabato 4 ottobre 2008 22:04
Alessandro Magno?

non sappiamo nemmeno dove fu seppelito... come possiamo possederne la mummia?
E Napoleone? non mi risulta che sia stato mummificato...

in quanto a Lenin ed Evita, non mi pronuncio... ma mi fa strano....

confermi?
(richard)
00sabato 4 ottobre 2008 23:04
Confermo e condivido, quella in essere è la didascalia apposta sulla copertina posteriore dell'opera.

Nella parte finale dedicata ad Alessandro recita cosi':


Teie
00domenica 5 ottobre 2008 09:17
Possiedo questo libro, ma una cosa mi lascia perplessa: dove sono le fonti bibliografiche?


Grazie per l'attenzione

Teie
-Kiya-
00domenica 5 ottobre 2008 12:55
Nella pagina di testo si legge:


Prima della sepoltura, il corpo di Alessandro fu custodito a Menfi per 12 anni, mentre la tomba fu preparata all'incrocio di due viali principali di Alessandria. Lì, la mummia rimase indisturbata per più di 150 anni, finchè Tolomeo IX, avendo bisogno di fondi, non esumò il corpo, allo scopo di fondere la bara d'oro, sostituendola con una di vetro. Quindici anni più tardi i resti di Alessandro furono mostrati a Giulio Cesare da Cleopatra...



Non ho approfondito molto sull'epoca Tolemaica, ma ho letto abbastanza a riguardo di Alessandro e queste informazioni non le ho mai individuate.

Leggo da Teie che il testo in questione non presenta bibliografia, pertanto immagino sia impossibile effettuare riscontri.
A qualcuno di voi, è risultato altrove riportato quanto si afferma qui?
(richard)
00domenica 5 ottobre 2008 15:10
Infatti non ci sono fonti bibliografiche in fondo all'opera quindi quanto affermato,a rigor di logica,potrebbe rappresentare una forzatura di una delle teorie sulla morte di Alessandro e dei suoi resti al solo scopo di fare notizia inquinando ancor piu' le poche notizie vere che ci sono pervenute.
-francis-
00domenica 5 ottobre 2008 15:33
"Svoltammo per l'ampia strada lastricata di marmo che conduceva alla tomba di Alessandro. Su entrambi i lati era fiancheggiata da possenti colonne bianche che la rendevano bella come un tempio. All'incrocio di questa strada, che andava da nord a sud, con la via Canopica, che correva da est ad ovest, si ergeva il mausoleo di Alessandro.
Chiunque venisse in città rendeva omaggio a quel luogo sacro. Era stato Alessandro a delineare il piano della città e a darle il proprio nome, e ciò le conferiva un po' della magia che lo aveva avvolto.
Anche i romani fracassoni e faceti si zittivano nell'avvicinarsi. L'Invincibile in persona, che giaceva nel suo sarcofago di vetro... chi non avrebbe provato emozione nel vederlo?
Ero stata qui soltanto una volta prima di allora, e me lo ricordavo come un luogo che incuteva timore, con la discesa in una buia cavità rischiarata da lampade dalle fiammelle tremolanti, e poi il corpo mummificato con la sua corazza d'oro, che appariva deformato a causa della cupola di vetro che lo proteggeva.
Olimpio dette qualche spiegazione a bassa voce, mentre gli passavamo davanti. "Portato qui invece che a Siwah... conservato nel miele... il sarcofago d'oro fuso quando scarseggiava il denaro... i sacerdoti di Menfi rifiutarono la sepoltura, dicendo che ovunque giacesse non sarebbe mai stato in pace...""

Queste sono parole pronunciate da Cleopatra però... però solo in un romanzo!
Si tratta del trittico "Io Cleopatra" dedicato a lei dalla scrittrice Margaret George. Un romanzo, nulla di più.
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