Ciao a tutti. Sono Trip. Per una volevo dirvi che è bello avere degli amici veri, persone con valori che tengono a te e a cui puoi affidarti. E se poi sono anche abbastanza famosi, pure meglio.
L’amicizia è importante. Ricordatevelo.
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Al bar di Eddie…
Eddie: Trip è un genio! Fa un sacco di cazzate, ma a volte è davvero geniale.
Joey: Eddie, Michelangelo è un genio, Beethoven è un genio. Forse pure Stalin e Luigi XIV sono dei geni. Ma Trip… Chiunque in questo bar si farebbe infilare due volte un cacciavite nel naso per avere in cambio la possibilità di poter pisciare nel suo caffè.
Eddie: Mah… dici un cacciavite a punta… o una a stella?
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07 luglio – La giornata di Joey
L'inizio
Apro gli occhi, ed è tutto buio. Sono all'aperto, l'aria è freschissima, e un silenzio golfistico aleggia il tutto. Mi sto per tirare su, quando una faccia improvvisamente entra nel mio campo visivo, facendomi prendere un colpo.
“Caporale, dobbiamo andarcene”
Mi grida il tizio, porgendomi la mano e sollevandomi da terra. Indossa un'uniforme.
Poi, all'improvviso, un'esplosione.
Apro gli occhi, ed è tutto buio. Sono all'aperto, l'aria è freschissima, e un silenzio golfistico aleggia il tutto. Mi sto per tirare su, quando mi ricordo che non devo più guardare Band of Brothers prima di andare a dormire.
Sono su una spiaggia, è notte, o meglio, credo quasi mattina, mi fa male la testa, ed evidentemente prima di andare a dormire non ho visto nessuna serie tv, ma ho fatto qualcos'altro che al momento non ricordo.
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07 luglio – La giornata di Trip
L'inizio
“Cazzo, questa è spettacolare. Dovresti vederlo, Ed. Aspetta che prendo la videocamera... Intanto lascia qua il telefono così lo senti... Porca troia, questa è leggendaria.”
...
“Ci sei? Ecco fatto, telecamera con cavalletto piazzata. Diventerà il pezzo forte della mia videoteca.”
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07 luglio – La giornata di Joey
Prosecuzione
Il problema è scoprire come ci sono arrivato fin qui. E anche sapere dove cazzo sono.
Ad un tratto, sento qualcosa che mi colpisce al ginocchio, assieme ad un'imprecazione.
“Cazzo, gli ho fatto cadere la telecamera addosso. L'ho svegliato”
Apro gli occhi, e non è affatto tutto buio. Sono a casa di quel cazzone di Trip, sdraiato sul divano abbracciato al cavalletto di una telecamera Sony. In piedi davanti a me c'è quell'idiota al telefono.
“Vuoi vedere un'altra puntata di Band of Brothers?”
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07 luglio – La giornata di Joey e di Trip
“Che cazzo stavi facendo?”
“Beh... ti riprendevo mentre... stavi facendo un altro...”
“Cosa?”
“Penso che hai fatto un altro doppio risveglio. Sai, quando parli mentre dormi, e sogni che dormi, poi ti svegli...”
“Oh, cazzo. Non si può avere neanche più una seconda vita nel mondo dei sogni che un rompicoglioni come te deve rompere le scatole?”
Mi alzo e mi dirigo verso il bagno, mollando una spallata a quel deficiente. Dopo aver svolto il primo rito quotidiano, mi ritrovo in salotto ancora quell'idiota davanti.
“Mi vuoi spiegare perchè ho dormito qui stanotte?”
“E cosa ne so io? Forse pensavi che potesse succedere qualcosa tra noi...”
“Non incominciare a fare il coglione, Trip. Mi fa male la testa. Hai qualcosa da mangiare?”
“Vuoi dei cereali?”
“Cazzo... dei cereali... Cominciamo bene la giornata. Dove li tieni?”
“In bagno. Apri la credenza in cucina e li trovi. Se vuoi nel frigo c'è il latte.”
“Ma un caffè qua dentro non può esistere?”
“Sai che quella roba non la sopporto. Se vuoi qualcosa che ti derincoglionisce, ho la Red Bull al fresco.”
“Meglio che niente. Ma, cazzone, quella roba ha più caffeina di un thermos di caffè.”
“A me piace di più.”
“Che cazzate... Senti, decerebrato, ma Band of Brothers da dove te lo sei scaricato? Va che ti denuncio...”
“Ho comprato il cofanetto. 25 dollari.”
“Cazzarola. Si paga la qualità”
“E già. Devo andare in bagno. Vuoi che ti correggo un po' i cereali?”
“No, mi piacciono alla vecchia maniera.”
Mentre sto da solo a mandar giù con fatica quella pappogna d'altri tempi, noto sullo stesso tavolo su cui sto mangiando qualcosa di interessante.
“Figata.”
“Dlin dlon”
Il suono del campanello distoglie la mia attenzione dalla Freelance Police. Essendo il mio compare ormai ufficialmente morto in bagno, decido di andare ad aprire personalmente.
Mi ritrovo così davanti Frank, vecchio amico di Trip, ma per me poco più di un conoscente.
“Ciao, non c'è Trip?”
Esordisce così ed entra senza troppi complimenti.
“Appena resuscita dal cesso sarà felice di accoglierti.”
Mi immagino il braccio di Trip che esce dal water tipo parodia di un film horror di serie Z, e la cosa mi strappa un sorriso.
“Ecco, è proprio un periodo di merda questo...”
“A chi lo dici... Vuoi una Red Bull?”
“No. Ecco mi sono successe un sacco di cose ultimamente... ma quest'ultima è proprio assurda.”
“Non dirlo a me.”
“Beh, secondo me non so se puoi capire.”
“No, avanti spara.”
“Hanno venduto la mia anima al diavolo...”
Squadrando Frank sorseggiando la bevanda energetica, cerco di ripensare alla sua ultima frase, magari ho capito male io. Poi, dopo qualche secondo, mi convinco che ho capito bene.”
“Ah, bene. Chi non ci è passato...”
FINE PARTE 1