Attacco alle Torri Gemelle: verso il decimo anniversario dell'11 settembre

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_Thomas88_
00venerdì 2 settembre 2011 12:00
Direi di percorrere insieme questi giorni che ci condurranno al 10° anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle di New York avvenuto l'11 settembre 2001.
All'epoca avevo 13 anni ma ricordo benissimo quel giorno, che mi segnò...



Obama e Bush insieme a Ground Zero.

Usa si preparano a decennale. A New York poesie e non discorsi. Massima allerta per la sicurezza.


Barack Obama e George W. Bush, assieme a Ground Zero, nel decennale della strage, il primo anniversario dopo la morte del suo artefice, lo sceicco della morte, Osama Bin Laden.
Sara' il momento culminante di una giornata in cui non solo l'America, ma tutto il mondo, ricordera' l'11 settembre del 2001, quei 102 minuti che cambiarono il mondo.
Il crollo delle Twin Tower ad opera dei terroristi di Al Qaida provoco' la morte di 2752 persone, di 90 nazionalita' diverse. Tra loro anche 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti. Furono 127 le vittime degli altri due aerei dirottati quella mattina, uno di questi si abbatte sul Pentagono, l'altro precipito' in Pennsylvania. Per ricordare il loro sacrificio, domenica 11, dove sorgeva il World Trade Center, non ci saranno discorsi ufficiali, ma solo poesie. E' la regola stabilita dal 'padrone di casa', il sindaco Michael Bloomberg. Assieme ai due presidenti, saranno presenti i governatori Andrew Cuomo (stato di New York) e Chris Christie (New Jersey), come l'ex governatore sempre di New York, George Pataki, in carica all'epoca, oltre all'ex sindaco, figura simbolo di quei tragici giorni, Rudolph Giuliani.
Solo loro saranno vicini ai parenti delle vittime, i veri protagonisti della giornata. I lavori di costruzione del Memorial e del museo collegato, dove una volta sorgeva il World Trade Center saranno ultimati solo nel 2014. Tuttavia, una parte di queste strutture gia' ultimate saranno visibili al pubblico gia' il giorno dopo la cerimonia. Bloomberg ha sottolineato che gi organizzatori hanno voluto intenzionalmente mantenere il numero degli ospiti molto piccolo, in modo da assicurare la massima solennita' all'appuntamento. La cerimonia segnera' ogni passo di quella mattina terribile, dalla collisione del primo aereo alla Torre Nord, delle 8,46, al secondo impatto delle 9,03, per continuare con i due crolli, meno di due ore dopo, tra le 9,59 e le 10,28.
Sara' l'occasione anche per rendere omaggio esplicitamente a tutte le vittime di quella giornata. E per la prima volta in dieci anni saranno compresi nel ricordo anche i nomi di chi e' stato ucciso al Pentagono, a due passi da Washington o in Pennsylvania. Barack Obama rendera' omaggio anche a loro. In una recente intervista ha reso noto che si rechera' alla storica sede del Dipartimento della Difesa, molto vicina alla Casa Bianca per onorare i 125 caduti, tra passeggeri dell'aereo American Arlines 77 e funzionari della Difesa, che persero la vita quel giorno maledetto.
Quindi andra' anche a Shanksville, una piccola localita' della Pennsylvania, dove un altro aereo dirottato dai terroristi, lo United Arlines 93, precipito' al suolo, provocando 40 vittime. Qui ricordera' il valore e il coraggio di quelle donne e quegli uomini, tra equipaggio e passeggeri, che tentarono di sottrarre il controllo del velivolo ai dirottatori, evitando una tragedia dalle conseguenze ancora piu' gravi. In un'intervista ad al Jazeera, Khalid Shaykid Muhammad, considerato mente degli attacchi, rivelo' infatti che l'obbiettivo dei dirottatori del volo 93 era il Campidoglio di Washington, il cui nome in codice era ''la facolta' di legge''
La sera partecipera' a un concerto e a un momento di preghiera alla Washington National Cathedral, dove pronuncera' un discorso.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2011/08/25/visualizza_new.html_732568...
IRONMAN.75
00venerdì 2 settembre 2011 14:25
Una giornata da non dimenticare senza dubbio, che ha segnato il nostro modo di pensare attuale rispetto a gli anni prima della tragedia.
Inutile negarlo da allora tutti noi siamo un po' cambiati interiormente.

prace
00venerdì 2 settembre 2011 14:30
Già 10 anni, accidenti, il tempo vola!
_Thomas88_
00sabato 3 settembre 2011 11:04
Obama: 'Quel giorno mi chiesi che mondo sarà''
Ma dice che gli Usa ne sono usciti uniti e piu' forti.

L'11 settembre del 2001, Barack Obama si domandava che mondo sua figlia Sasha avrebbe ereditato: con l'avvicinarsi del decimo anniversario della tragedia che ha cambiato l'America e il mondo, il presidente ricorda, come tutti, dov'era in quelle drammatiche ore. ''Guidavo lungo la Lake Shore Drive di Chicago. All'epoca ero ero senatore dello Stato (dell'Illinois), e anche docente di giurisprudenza e avvocato. Stavo andando ad un'audizione del Senato e ricordo di aver alzato il volume della radio mentre qualcuno diceva: 'un aereo si e' schiantato contro il World Trade Center di New York'''. All'inizio, ha raccontato in una recente intervista, penso' ''a qualche piccolo aereo con problemi meccanici. Col passare del tempo è divenuto chiaro che era intenzionale, e che potenzialmente molta gente sarebbe morta quel giorno''.
Poi, insieme a tanta gente, Obama venne fatto allontanare dal Thompson Center, un edificio pubblico nel centro della citta'. ''Stavamo tutti fuori e in molti guardavano alla Sears Tower (un grattacielo nel centro di Chicago che con i suoi 527 metri e' stato fino al 1998 l'edificio piu' alto del mondo). Pensavano che sarebbe potuto crollare. Ero stato nel mio ufficio e con molti colleghi avvocati avevamo visto le terribili scene del crollo'' delle torri gemelle di Manhattan. ''Ricordo poi di essere andato a casa. Sasha era nata da poco. Di solito, la notte me ne occupavo io, cosi' Michelle poteva dormire un po'. Ricordo che sono rimasto in piedi fino a tardi, facendo fare il ruttino a mia figlia, cambiandole il pannolino e chiedendomi che sorta di mondo avrebbe ereditato''.
Ma il presidente riesce anche a trarre un aspetto incoraggiante da quella tragedia immane. '' Spero - ha detto - che il popolo americano riconosca che, per quanto duro fosse il colpo all'America, e straziante per le famiglie coinvolte, ne siamo venuti fuori piu' forti di quanto chiunque si fosse aspettato. E' stato il momento in cui il Paese si è unito, perché ha capito che si trattava di una minaccia al nostro modo di vivere''. E allora, "la crisi che viviamo oggi può non essere così spettacolare, ovviamente non abbiamo la stessa tragica dimensione in termini di perdita di vite umane, ma questi sono comunque tempi difficili. E se possiamo ritrovare quel tipo di spirito e unirci, allora sono fiducioso che ne verremo fuori così forti come siamo venuti fuori dall'11 settembre''.

Stati Uniti siamo uniti come quel giorno - 'Tra appena due settimane, per il decennale del ''peggiore attacco terroristico subito dall'America'' riaffermeremo ''l'unita' e la forza della nostra Nazione'', lo spirito grazie al quale si possono vincere le nuove e difficili sfide che il Paese ha di fronte. Barack Obama dedica il suo messaggio radiofonico settimanale all'avvicinarsi della commemorazione delle stragi dell'11 settembre, con un forte appello all'unita'. In modo solenne, il presidente sottolinea che tra due domeniche tutta l'America '' ricordera' le vittime innocenti, i loro familiari, gli eroi che si lanciarono nei soccorsi per salvare vite umane''. Inoltre, aggiunge Obama, ''renderemo omaggio ai militari e alle loro famiglie, e tutti quelli che in questi dieci anni sono stati sotto le armi per mantenere il Paese forte e sicuro''. Obama ricorda come ''l'attacco dell'11 settembre'' tiro' fuori il meglio dal popolo americano. Cita chi fece la fila per donare il sangue, i volontari che partirono per dare una mano, i bambini che donarono i loro risparmi e le organizzazioni laiche e no, che raccolsero cibi e aiuti. ''Fummo uniti, e l'altruismo e la generosita' ci ricordo' come noi americani, in tempi di gravi difficolta', riusciamo a andare avanti assieme, come un solo uomo''. Dopo aver ricordato che assieme alla moglie Michelle sara' presente a tutte le commemorazioni, da quella di Ground Zero, a quella del Pentagono e di Shanksville, in Pennsylvania, Obama sottolinea come l'11 settembre sia ormai da tempo il giorno del ''servizio e del ricordo'', in cui ognuno puo' aiutare con iniziative di volontariato la propria comunita'. In questo decennale, sottolinea Obama, gli States sono chiamati ad affrontare ancora sfide durissime: ''Stiamo uscendo dalla peggiore crisi economica dei nostri tempi, stiamo portando a termine la lotta al Qaida, mettendo fine alla guerra in Iraq e cominciando il ritiro dall'Afganistan. Niente di tutto questo sara' facile. E non puo' essere compito solo del governo. Come accadde dopo l'11 settembre, la forza dell'America sta nella carattere e nella solidarieta' del nostro popolo. Ora e' il momento di dimostrare in occasione di questo solenne anniversario questo spirito, ancora una volta. Una unita' d'intenti di cui l'America ha bisogno, non solo un giorno, ma sempre''.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/08/25/visualizza_new.html_732568...
bambino_69
00sabato 3 settembre 2011 11:15
l'america ne è uscita più unita e forte come spirito del popolo, ma noi europei invece ? per noi è cambiato poco, a parte estenuanti code di controlli sicurezza negli aeroporti, specialmente se devi prendere un volo per gli USA

comunque onore e gloria al popolo americano che ha saputo raddrizzarsi in piedi e reagire in maniera positiva a quel disastro [SM=g1420767]
IRONMAN.75
00sabato 3 settembre 2011 11:50
Già la penso anch'io come tè bambino_69 sul fatto che ne sono usciti vincitori dalla situazione, anche se i problemi riguardanti l'occupazione , e le crisi finanziarie sono le medesime che abbiamo anche noi qui...se non forse peggiori là.
saturn_3
00sabato 3 settembre 2011 12:04
Re:
bambino_69, 03/09/2011 11.15:

l'america ne è uscita più unita e forte come spirito del popolo, ma noi europei invece ? per noi è cambiato poco, a parte estenuanti code di controlli sicurezza negli aeroporti, specialmente se devi prendere un volo per gli USA

comunque onore e gloria al popolo americano che ha saputo raddrizzarsi in piedi e reagire in maniera positiva a quel disastro [SM=g1420767]



Mmmh...non sono proprio d'accordo. In tutto il mondo qualcosa è cambiato. Specialmente nelle persone non musulmane. E' aumentata la paura e la diffidenza verso le persone di razza o cultura diversa. Anche quì da noi. Che poi le torri gemelle siano state abbattute da Al Qaeda o in accordo con gli americani stessi, non cambia nulla. Non voglio fare il complottista ma c'è stato un cambiamento. Questo è sicuro.

fabik
00sabato 3 settembre 2011 19:01
Dietrologie ed ideologie politiche a parte vorrei esprimere il mio rispetto per tutte le vittime, specialmente quelle delle forze dell'ordine che pur di salvare una singila vita hanno pagato un prezzo enorme
filovirus59
00domenica 4 settembre 2011 08:25
quando si scoprirà la verità..... o meglio, quando verrà resa pubblica, ci sarà da ridere tra CIA, NSA e FBI.
roswell78
00domenica 4 settembre 2011 14:36
lo penso anch'io filovirus,gli americani non ce la dicono giusta riguardo all'11 settembre...ma proprio per niente!
fabik
00domenica 4 settembre 2011 16:36
Questo rimarrà uno dei tanti misteri della storia, ammesso che mistero sia, l'unico punto fermo è ricordare i tanti innocenti morti in quel giorno.
personalmente ioestendo il mio cordoglio a tutte le vittime di questa guerra, perchè noi viviamo da 10 anni la terza guerra mondiale ma non c'è ne accorgiamo.
IRONMAN.75
00domenica 4 settembre 2011 17:33
roswell78 ti riferisci all'attacco al Pentagono vero?..Hai proprio ragione non ce la raccontano proprio giusta.
bambino_69
00domenica 4 settembre 2011 21:06
l'attacco al Pentagono, in effetti è sempre stato, sin dall'inizio, un fatto oscuro. non si capisce bene quello che è successo veramente

l'eventuale aereo kamikaze c'era davvero ? se si, è stato abbattuto in tempo oppure il kamikaze ha sbagliato mira ? è vero che un pezzo del pentagono è andato giù, ma qualcosa non torna [SM=g10034]

comunque, grandissimo rispetto per chi ci ha rimesso la pelle, sia a bordo degli aerei, sia per chi era dentro le infrastrutture centrate dagli aerei, sia dalla parte dei soccorritori [SM=g2201355]
roswell78
00domenica 4 settembre 2011 21:35
si proprio a quello si Ironman
IRONMAN.75
00domenica 4 settembre 2011 21:38
Sono daccordo in tutto e per tutto con te in quello che hai scritto bambino_69, vorrei solo aggiungere che piloti esperti affermerebbero che la traiettoria dell'impatto avvenuto al Pentagono non corrisponde a quella di un jumbo...insomma..un enigma a cui non si trova risposta e forse non la si troverà mai.
_Thomas88_
00lunedì 5 settembre 2011 15:36
Ragazzi, io sono il primo che ha domande senza risposte sull'attentato.
Però come ha capito fabik, ho aperto questa discussione più per vivere la tragedia che per parlare dei possibili complotti dietro l'11 settembre...per arrivare insieme al decimo anniversario di questa immane tragedia che ha cambiato il mondo...
IRONMAN.75
00lunedì 5 settembre 2011 17:52
Hai ragione Thomas senza volere abbiamo parlato dei lati oscuri dell'avvenimento lasciando da parte il lato commemorativo ti chiedo scusa da parte mia.
Comunque tutto i mondo non dimenticherà mai quello che è successo, al posto delle torri sono istallati ora dei fari che ne ricordano la loro locazione.



_Thomas88_
00martedì 6 settembre 2011 17:00
Il mio Ironman non voleva essere un rimprovero ma solo una precisazione.
Non c'è bisogno di chiedere scusa...

Bella l'idea dei due fari...e bella anche la foto.
_Thomas88_
00martedì 6 settembre 2011 18:02
Giuliani: ricordo l'uomo che si gettò nel vuoto.

Domenica 11 settembre, a 10 anni esatti dagli attacchi contro le Torri Gemelle, il mitico ex sindaco di New York, l'italo-americano Rudolph Giuliani, sara' a Ground Zero accanto ai presidenti Usa George W. Bush e Barack Obama. Probabilmente gli torneranno vividi nella mente i ricordi di quella drammatica giornata: in particolare, quell'uomo, ''al 101/mo piano, che si e' affacciato alla finestra e si e' gettato nel vuoto''. Si tratta di uno dei ricordi piu' dolorosi di quei momenti, come Giuliani stesso ha raccontato in una recente intervista alla Ap. ''C'era il fuoco dietro di lui. Sono rimasto bloccato, a guardarlo, perche' era inconcepibile''. Quella giornata e' stata per Giuliani, ha detto lui stesso ''l'esperienza piu' devastante'', cosi' come ''la piu' devastante per la citta' di cui ero responsabile''; ma gli e' valsa una enorme fama, planetaria. Da allora Giuliani e' divenuto di fatto il simbolo dell'11/9, qualcuno lo ha anche soprannominato ''sindaco d'America''. Una fama che pero' non e' stata sufficiente a portarlo al successo nella corsa alla Casa Bianca che tento' nel 2008. Anzi, Giuliani non riusci' neanche ad ottenere la nomination repubblicana, per errori di strategia sull'impostazione nelle primarie. L'ex sindaco non ha pero' abbandonato il progetto. Sta considerando di provarci di nuovo, alle elezioni del 2012. Decidera' entro settembre. E la questione della sicurezza, che ha portato Giuliani al successo a New York con lo slogan sulla ''tolleranza zero'', rimane uno dei pilastri della sua azione. Ma non l'unico, perche' ora, afferma, ''la gente e' preoccupata dall'economia''. E lui dice di avere le giuste ''credenziali'', acquisite come sindaco di New York per due mandati, fino al 2002. ''Ho gestito una delle economie piu' complicate negli Stati Uniti. Una che era in grossi guai. E ho rovesciato la situazione''. E poi, l'11 settembre. Prima di quel giorno, ha ricordato Giuliani ancora di recente, ''avevamo gestito di tutto. Incidenti aerei, crolli di edifici, incendi, prese di ostaggi e altre minacce terroristiche''. Ma quello che stava accadendo ''era ben oltre tutto cio' che avevamo contemplato. Ci deve essere stato un momento in cui ho pensato: non ce la possiamo fare''. Poi le telecamere di tutto il mondo, l'attivismo, la presenza sul luogo del disastro sin da pochi minuti dopo che il secondo aereo aveva colpito la torre sud del World Trade Center, gli hanno una spinta tale da fare apparire Giuliani quasi come il vero punto di riferimento; mentre il presidente Goerge W. Bush per motivi di sicurezza veniva tenuto lontano per ore dal centro dell'attenzione. Nel 2013, l'attuale Sindaco di New York Michael Bloomberg, dopo tre mandati, lascera' l'incarico. Alcuni hanno immaginato che Giuliani potrebbe tornare su quella poltrona, ma lui ha esplicitamente detto di no: ''Io non torno indietro, io - ha detto - vado avanti''.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/09/06/visualizza_new.html_727025...
_Thomas88_
00sabato 10 settembre 2011 14:19
Nasa, scatti dell' 11/9 dallo spazio.


Anche la Nasa commemora le vittime dell'11 settembre: lo fa pubblicando fotografie uniche di New York, scattate in quel tragico giorno dall'unico americano che non si trovava sulla Terra, l'astronauta Frank Culbertson, impegnato in una missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Comandante della 'Spedizione tre' e unico statunitense dell'equipaggio, Frank Culbertson inizio' subito a documentare l'evento appena fu informato dell'attacco alle Torri Gemelle, dato che la stazione Iss stava sorvolando proprio la zona di New York. Nelle primissime ore dopo l'attacco riusci' a scattare immagini uniche, che ritraggono una citta' lacerata e sovrastata da una densa colonna di fumo, ancora visibile dallo spazio perfino nel giorno successivo.
''Non sapevo esattamente cosa stesse succedendo, ma avevo capito che si trattava di qualcosa di terribile perche' c'era una grossa nube di detriti sopra Manhattan'', racconta Culbertson in un video commemorativo che la Nasa ha pubblicato sul suo sito internet per celebrare il decimo anniversario della tragedia. ''Fu molto doloroso - aggiunge - perche' era come vedere una ferita nel fianco del tuo paese, della tua famiglia, dei tuoi amici''.
Il 12 settembre 2001, Culbertson aveva gia' pubblicato una lettera che raccoglieva i suoi primi pensieri riguardo alla tragedia. ''Il mondo oggi e' cambiato - scriveva l'astronauta dallo spazio - qualsiasi cosa io dica o faccia e' una piccolezza in confronto al significato di cio' che e' accaduto al nostro Paese oggi, quando e' stato attaccato''.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2011/09/09/visualizza_new.html_725893686.html?i...
bambino_69
00sabato 10 settembre 2011 17:31
ricordo anch'io quel martedi di 10 anni fa. poco dopo le tre del pomeriggio, ero al lavoro, un mio collega che aveva la radio mi dice che in america è successo un casino...
poi a casa o visto alcune scene...

bellissima la testimonianza dell'astronauta dallo spazio: anche da li, l'atteggiamento misto fra paura e speranza affiorava in lui.
_Thomas88_
00lunedì 12 settembre 2011 11:59
La cerimonia a Ground Zero.



Obama si commuove e dice: "Non abbiamo più paura."

Sotto il palco migliaia di persone: applausi per Bush, freddezza per Obama.

Insieme a Ground Zero. Per la prima volta. Barack Obama e George W. Bush sono fianco a fianco nel decimo anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle. Con loro le rispettive mogli Michelle e Laura. Migliaia le persone sotto il palco. Tutto controllato dell'Intelligence, in allarme terrorismo proprio per questo giorno. Tre minuti di silenzio per ricordare gli schianti degli aerei e il crollo delle Torri. In contemporanea anche le altre cerimonie in Pennsylvenia e al Pentagono, dove poi il presidente Obama si recherà per salutare i parenti. Subito dopo il sesto silenzio della giornata Paul Simon ha cantato the Sound of Silence.
La cerimonia - Un minuto di silenzio davanti al memoriale. Poi Obama e l'ex presidente hanno scambiato alcune parole e abbracci con gli ospiti alla cerimonia, fra cui molti parenti delle quasi 3mila vittime. Grande commozione tra tutti i presenti. Si comincia alle 8:46 (ora locale), quando il primo aereo si è schiantato sulla Torre Nord. Il primo a parlare è il sindaco di New York Michael Bloomberg. «Il silenzio ci ha aiutato a riflettere». E così ancora una volta chiede «un minuto» per tutte le vittime della giornata. Poi tocca ad Obama. «Non avremo paura», è il salmo 46 della Bibbia che il presidente ha deciso di leggere. I familiari poi leggono i nomi dei loro cari che hanno perso la vita l'11 settembre. Nomi e cognomi accompagnati da messaggi di amore. «Ci manchi». Oppure: «Ti ricorderemo sempre». Tra questi anche il ricordo di Laura Angiletta, una ragazza di 23 anni morta nel crollo. «Laura ti voglio tanto bene, sarai sempre nel mio cuore», dice la madre dal palco. La commozione dilaga nella folla e non solo. Laura Bush si asciuga le lacrime. Anche Obama è toccato quando i bimbi leggono i nomi delle vittime.
George W. Bush - Poi è il turno dell'ex presidente Bush che decide di leggere una lettera di Lincoln a una madre che perse cinque figli durante la Guerra civile: «L'America non sarà mai distrutta dall'esterno. Se vacilliamo e perdiamo le nostre libertà sarà perchè ci siamo distrutti noi stessi». Mentre il sindaco Bloomberg cita una frase del Macbeth di William Shakespeare: «La causa del vostro dolore non deve essere misurata dal suo valore, perchè allora non avrebbe fine». Le persone hanno applaudito l'ex presidente, mentre per Obama c'è stata una certa freddezza. Ma poco importa, perché i veri protagonisti della giornata sono stati i parenti delle vittime.
Washington - Quasi in contemporanea una cerimonia si tiene anche a Washington, nei pressi del Pentagono, dove interverrà il vice presidente Joe Biden. Mentre in serata ci sarà un concerto al quale parteciperà Obama. Nel frattempo si ricordano anche i 40 passeggeri morti nello schianto del volo United Airlines 93, il quarto degli aerei di linea dirottati durante gli attentati. I familiari si sono radunati davanti al memoriale a Shanksville, Pennsylvania.
Le proteste - Mentre il mondo ricorda le vittime, c'è chi protesta contro gli Stati Uniti. In Pakistan decine di persone sono hanno esposto cartelli che paragonano gli americani a dei terroristi. A Londra, invece, due persone sono state arrestate dopo che un gruppo di manifestanti islamici ha bruciato le bandiere a stelle e strisce davanti all'ambasciata Usa. Poi gli scontri con English Defence League, gruppo di estrema destra. Park Lane è stata chiusa al traffico e un membro della Edl è stato arrestato.

Fonte: Corriere della sera.It
(richard)
00lunedì 12 settembre 2011 14:02
ipotesi complottiste ....

GLI AEREI DELL'11 SETTEMBRE SUPERARONO I LORO LIMITI SOFTWARE
Di Jim Heikkila.

I Boeing 757 e 767 sono equipaggiati con la capacità di volare in maniera completamente autonoma.
Essi sono gli unici due velivoli di linea della Boeing capaci di volo completamente autonomo. Possono essere programmati per decollare, volare sino a destinazione e atterrare, tutto senza un pilota ai comandi.

Sono degli aerei intelligenti, e hanno dei limiti pre-imposti dal software in modo che errori del pilota non possano causare danni ai passeggeri. Sebbene siano fisicamente capaci di manovre ad alto "g" [cioè con forti accelerazioni, g=9.8 m/s^2 è l’accelerazione di gravità], il software nei loro sistemi di controllo di volo fa in modo che non vengano effettuate manovre ad alto g tramite i controlli dell’abitacolo. Essi sono quindi tecnicamente limitati a circa 1.5 g.

Ripeto: i Boeing 757 e 767 sono tecnicamente impossibilitati a superare 1 g e mezzo.
Ciò fa in modo che un errore del pilota non spezzi il collo alla nonna in prima classe.

E non importa ciò che vuole il pilota, non si può annullare questa caratteristica in alcun modo.

L’aereo che ha colpito il Pentagono (volo AA-77) ha invece superato di molto questi limiti tecnici.
Personale militare ha calcolato che l’aereo del Pentagono si è spinto tra i 5 e i 7 g nella sua virata finale.
La stessa cosa vale per il secondo aereo che ha colpito il WTC (volo UA-175).

C’è solo un modo in cui una cosa simile sia potuta accadere.

Così come per la completa capacità di volo autonomo, i 767 e i 757 SONO GLI UNICI AEREI DI LINEA PRODOTTI DALLA BOEING CHE POSSONO ESSERE GUIDATI TRAMITE UN CONTROLLO REMOTO.
E’ una caratteristica standard per tutti loro, tutti i 757 e i 767 possono fare ciò.
Lo scopo è che se c’è un problema ai piloti, il Norad può guidare da remoto gli aeroplani sino ad una destinazione sicura.

Solo in questa modalità di volo questi aerei possono superare i loro limiti software e volare oltre 1,5 g, perché se viene usata questa modalità di volo si presume che esista già una situazione di emergenza.
(Cercate su Google: "Raytheon Global Hawk System" per maggiori informazioni.)

In nessun altro modo sarebbe stato possibile far volare quegli aerei come hanno volato l'11 settembre 2001.

I terroristi dunque non guidarono quegli aeroplani.
E' totalmente e completamente impossibile che quegli aeroplani siano stati pilotati in una tale maniera dall'abitacolo.
Essi sono aerei di linea, non F-16, e il loro software lo sa.

Un' altra prova decisiva: le registrazioni delle voci sono state ritrovate vuote.
Le scatole nere che sono state ritrovate avevano all'interno nastri che non erano danneggiati, me erano vuoti.
C'è un solo modo per cui ciò possa accadere su di un 757 o su di un 767. Quando gli aerei sono comandati tramite il controllo remoto, i microfoni che sono collegati al registratore vocale della cabina sono re-indirizzati verso le persone che operano il controllo remoto, così che le registrazioni di ciò che avviene nella cabina vengano fatte in un posto presumibilmente più sicuro. Ma a causa di un inconveniente del sistema, su di un 757/767, il registratore vocale continua a girare anzichè spegnersi quando il microfono è re-indirizzato. I registratori vocali usano ciò che viene chiamato nastro a scorrimento continuo che automaticamente ogni mezz'ora ripassa sopra le testine di registrazione e le cancella, così che dopo mezz'ora che gira con i microfoni re-indirizzati il nastro sarà vuoto. Proprio come erano i nastri ritrovati.
Ancora un'altra prova certa che nessun pilota può aver guidato quegli aerei, almeno nell'ultima mezz'ora prima degli schianti.

Otto [in realtà ora sono tredici] dei dirottatori che ufficialmente dovevano essere su quegli aerei si sono lamentati affermando che invece essi sono ancora vivi e innocenti. Scommetto che non eravate al corrente del fatto che il nostro ministro degli esteri [l'autore intende il ministro degli esteri americano] è volato in Marocco e ha presentato delle scuse ufficiali agli accusati, lo sapevate?
No, i terroristi non hanno guidato quegli aeroplani, le storie dei coltelli di plastica e dei taglierini erano infatti troppo ridicole per essere credute. Ognuno degli altri dirottatori accusati sarà stato ormai cercato e ucciso.

L'informazione che riceviamo è controllata, filtrata e censurata.

Altra prova della falsità della storia ufficiale: le chiamate con i telefoni cellulari dagli aerei non possono essere state fatte.
E questo per ragioni tecniche ben precise.

Premetto che sono uno specialista di guerra elettronica addestrato dalla National Security Agency, e ho le qualifiche per affermare ciò. Il mio titolo ufficiale: MOS33Q10, Electronic Warfare Intercept Strategic Signal Processing/Storage Systems Specialist, [Specialista in guerra elettronica, intercettazione, elaborazione segnali strategici e sistemi di archiviazione dati], è una MOS [Military Occupational Speciality, Specializzazione in Ambito Militare] altamente qualificata che richiede una conoscenza avanzata di molti metodi di comunicazione e di circuiti sin nei minimi dettagli.
Sono dunque qualificato ad affermare che è impossibile che normali chiamate con telefoni cellulari possano mai essere state fatte dagli aerei dell'11 settembre 2001 come pretende la storia ufficiale di quel giorno.

E' semplicemente impossibile che ciò sia accaduto, specialmente in un' area rurale, per molte ragioni che ora vi spiegherò.

Quando fate una chiamata con un telefono cellulare, la prima cosa che succede è che il vostro telefono ha bisogno di contattare un trasmettitore. Il vostro telefono ha una potenza massima di trasmissione di cinque watt. Tre watt è attualmente la norma. Se un aereo viaggia a cinquecento miglia all'ora il vostro telefono non sarà capace, prima di superare il range di 5 watt, di:
1) contattare una torre,
2) dire alla torre dove siete e qual è il vostro provider,
3) dire alla torre in che modo volete comunicare e
4) stabilire che è in un'area di roaming.
Questa procedura, chiamata “electronic handshake” [stretta di mano elettronica] richiede circa 45 secondi per essere completata da un telefono cellulare a partire dall'accensione iniziale in un'area di roaming perchè né il cellulare né il trasmettitore della cella sanno dove si trova il telefono e che modalità usa quando viene acceso.
A 500 miglia all'ora (la velocità media tenuta dagli aerei dell'11 settembre), prima che possa avvenire l'handshaking l'aereo percorre tre volte la distanza alla portata del trasmettitore da cinque watt del cellulare.
Sebbene sia a volte possibile connettersi durante il decollo o l'atterraggio, in una situazione come quella dell'11 settembre 2001 le chiamate non erano possibili.

Le telefonate effettuate da passeggeri del volo UA-93 sono false, senza "se" o "ma".




Spero di essere stato chiaro, se avete delle domande risponderò se possibile.
Se non rispondo informatevi voi stessi, cercate nel sito della Boeing, cercate il sito della DARPA [“Defense Advanced Research Projects Agency”, Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata per la Difesa], cercate dove non avete cercato prima. Alcune delle informazioni sono classificate e fatte trapelare da alcuni, e vengono anche cancellate dalla rete. Io conservo tutti i documenti originali sul mio computer per salvaguardarmi da ciò.

Per piacere non ignorate queste questioni come se non esistessero.
Dato che solo il Norad ha i codici di volo per quegli aerei, l'11 settembre ce lo siamo fatto da soli, noi americani.
Hitler ebbe il Reichstag, noi abbiamo l' 11 settembre.
E se anche non si dimostra sufficiente per convincere i cittadini americani a mettere da parte i loro diritti per la loro presunta sicurezza, la gente che ha fatto l'11-9 ha comunque accesso a materiale nucleare. L' 11-9 deve essere mostrato per ciò che realmente è prima che quel materiale venga usato.


Jim Heikkila.
[Specialista in guerra elettronica, intercettazione, elaborazione segnali strategici e sistemi di archiviazione dati.]


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Fonte: www.viewzone.com/911revisited.html
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO (Marcoc).
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PERCHE' DUBITARE DELLA VERSIONE UFFICIALE CHE CI E' STATA RACCONTATA?


La versione ufficiale degli attentati dell'11 settembre 2001 in breve è questa:

L'11 settembre 2001, diciannove terroristi arabi suicidi pieni di un generico odio verso la libertà e la democrazia americana hanno dirottato (armati di taglierini) quattro aerei di linea (per la precisione due Boeing-757 e due Boeing-767 della American e della United Airlines) e ne hanno fatti schiantare due contro le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC) di New York, che sono poi crollate in un modo che se davvero non ha impiegato esplosivi allora ha violato varie leggi fisiche, e un terzo contro il Pentagono, per mostrare la propria devozione ad Allah e punire il blasfemo impero capitalista americano.

Il quarto (il volo UA-93) a quanto ci è stato riferito si è schiantato al suolo nella Pennsylvania occidentale, dopo che i passeggeri hanno contrastato i terroristi, li hanno sopraffatti e in un gesto di eroismo si sono sacrificati schiantandosi in un campo deserto per evitare altre morti.

Poi, circa sette ore dopo il crollo delle Torri Gemelle, un terzo grattacielo, il WTC-7, ha deciso di crollare sulla propria pianta in sei secondi e mezzo, anche lui violando varie leggi fisiche (se davvero non sono stati usati esplosivi, altrimenti è stata una normale demolizione controllata).

Due giorni dopo questi avvenimenti, l'FBI ha tirato fuori dal cilindro, in modo tuttora imprecisato, i nomi e le identità dei 19 dirottatori e del mandante, tale Osama bin Laden, e da allora quell'uomo e quei diciannove volti sono per tutto il mondo i colpevoli del più grande attentato terroristico della storia (nonostante lui abbia sempre negato ogni coinvolgimento e si sappia da anni che in realtà molti dei cosiddetti dirottatori sono probabilmente ancora vivi e del tutto estranei alla vicenda).


Perché dubitare di questa versione?


Perché è assurdo, contraddittorio, illogico o proprio impossibile:


Che l'FBI sia stata in grado di identificare tutti e diciannove gli attentatori (cosiddetti "suicidi" ma in realtà mica tanto) in meno di 48 ore, fornendo tanto di fotografia per ciascuno (per alcuni addirittura due), nonostante almeno la metà di loro fosse del tutto sconosciuta alla autorità stesse, al momento degli attentati, per loro stessa ammissione.
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Che Osama bin Laden abbia ordito questa macchinazione infernale, la cui preparazione sarebbe durata cinque anni,
a) puntando tutto sulla totale inesperienza dei suoi piloti/dirottatori,
b) nonostante non avesse nessun vero motivo per farlo (a parte un imprecisato "odio per la democrazia americana"),
c) non abbia infatti mai rivendicato gli attentati,
d) chi ne ha tratto ogni vantaggio sia stata la stessa amministrazione che lui voleva colpire, per quanto ne conoscesse alla perfezione progetti geopolitici e interessi specifici.
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Che le autorità americane, che hanno voluto mostrare infinite volte l'impatto degli aerei nelle Torri, non abbiano mai presentato al pubblico una sola immagine dell'aereo che si avvicinava al Pentagono (a parte questo e questo ridicoli filmatini che mostrano tutto tranne un boeing 757), quando:
a) oltre 80 telecamere avrebbero dovuto filmarlo (e almeno 4 da distanza ravvicinata),
b) si sa per certo che di almeno due di questi nastri siano stati sequestrati dall' FBI (fonte), e che 80 vengono tenuti segreti senza essere rilasciati con la scusa che "tanto non mostrano nulla".
c) l'estrema scarsità di rottami del 757 (vedi qui, qui, qui e qui) sia forse l'elemento principale su cui si fondano tutte le accuse rivolte all'amministrazione.
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Che parimenti non abbiano saputo mostrare nessuna immagine di video-security dei dirottatori all'imbarco dei rispettivi voli (ma solo sfocate immagini dei giorni precedenti), quando i dubbi sulle loro identità sono forse il secondo punto debole dell'intera versione ufficiale.
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Che Mohamed Atta e Aziz Alomari, dopo anni di accurata preparazione, abbiano rischiato di vanificare la loro intera missione, andando a cercarsi - senza motivo apparente - una coincidenza aerea talmente stretta, che ha nel frattempo permesso agli investigatori di venire in possesso di preziosi elementi per l'indagine.
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Che un dirottatore in procinto di morire spedisca alla propria fidanzata - con la quale sta da 5 anni - una lettera-testamento in cui si autoaccusa, dei manuali di volo (?!) e una copia del Corano (?!), sbagliando il suo indirizzo, ma si ricordi in compenso di mettere l'indirizzo del motel in cui alloggia, così che in caso di disguido postale il pacco possa ritornare al mittente (come poi è avvenuto, e gli investigatori ne sono entrati in possesso e lo hanno usato come prova: che fortuna! Fonti: Guardian e BBC). E in genere che un po' tutti i dirottatori, attenti e precisi come dovevano essere, abbiano saputo disseminare lungo il loro percorso soltanto copie del corano, carte di credito, documenti con le istruzioni per i morituri e manuali di volo in quantità industriali (fonte: CNN). Il ministro tedesco Von Bulow riassume bene questa ridicola situazione.
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Che i suddetti dirottatori siano stati inoltre tanto irresponsabili da ubriacarsi la sera prima degli attentati (tanto un Boeing si pilota anche senza mani, no?), nonostante non potessero bere alcool in quanto musulmani, e da scordarsi, guarda un po' il caso, una copia del Corano nello strip bar in cui erano andati. Quindi abbiamo dei musulmani, per giunta estremisti, misogini e puritani all'ennesima potenza, che si ubriacano (!) in uno strip bar (!!) e poi si scordano lì il loro libro sacro - per cui sono pronti a suicidarsi - come se non avesse la minima importanza (!!!). (Fonte)
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Che ben quattro piloti dilettanti, nemmeno tutti provvisti di licenza, con una pessima reputazione alle scuole di volo (tra l'altro per piccoli aerei da turismo e non per grandi aerei commerciali), e che non si erano mai seduti prima ai comandi di un 757 o di un 767, siano stati perfettamente in grado di prenderne possesso in quota, di guidarli con sicurezza senza commettere il minimo errore, di orientarsi in cieli in cui non hanno mai volato (alcuni di loro non avevano mai volato del tutto), di trovare bersagli a centinaia di miglia di distanza e di centrarli con freddezza e precisione. Il tutto evitando la contraerea statunitense per più di un'ora e mezza in totale.
Uno di loro in particolare, Hani Hanjour, avrebbe fatto tutto questo compiendo alla fine una spettacolare cabrata di cui è capace solo un caccia militare, e poi una manovra di approccio (al Pentagono) tanto illogica quanto aerodinamicamente impossibile (vedi qui) per aerei di quelle dimensioni.
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Che di otto piloti su otto - due piloti e copiloti della American, altrettanti della United - nemmeno uno abbia fatto in tempo ad azionare il segnale di emergenza che indica a terra un dirottamento in corso. Corrisponde al pulsante che gli impiegati di banca hanno sempre a portata di mano per segnalare alla polizia un'eventuale rapina. Questa mancata segnalazione ha permesso alle autorità di allungare considerevolmente il periodo di tempo in cui possono sostenere di "non aver capito" che si trattasse di dirottamenti e giustificare così l'inattività dell'aviazione. Ma in realtà, dopo il primo dirottamento accertato, avrebbero dovuto comunque reagire immediatamente allo spegnimento del transponder (fra l'altro inspiegabile anch'esso) negli altri tre. La cosa invece non è avvenuta.
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Che 19 dirottatori, che volano a centinaia di miglia di distanza l'uno dall'altro senza essere diretti da una regia esterna, siano in grado di compiere una determinata manovra in perfetta coordinazione con quella di un altro (nel preciso in cui uno si schiantava, l'altro spegneva il transponder), pur essendo partiti da scali diversi, in orari diversi da quelli previsti, ed essendo impossibilitati a comunicare direttamente (cellulari e ricetrasmittenti non funzionano a quella quota e a quella velocità).
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Che abbiano scelto in primo luogo una strategia così assurda, attendendo che ciascuno colpisse il suo bersaglio prima che l'altro entrasse in azione, con due di loro (vedi qui e qui) che si sono addirittura allontanati di 300 miglia dal bersaglio che già avevano a portata di mano. Una strategia che avrebbe potuto funzionare solo nel caso di un improvviso quanto improbabile stallo totale della difesa aerea americana. Che poi è "miracolosamente" avvenuto.
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Che la difesa aerea più sofisticata del mondo sia andata così convenientemente in stallo proprio in quelle due ore cruciali, non riuscendo in nessun modo a fermare, o anche solo ad abbordare, neanche uno dei 4 aerei.
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Che altrettanto convenientemente fossero in corso, proprio in quelle ore e in quei cieli, molte esercitazioni militari assolutamente identiche a ciò che stava davvero avvenendo ai quattro aerei dirottati. Questo infatti ha contribuito non poco ad aumentare il già notevole disorientamento dei controllori, civili e militari, causato da una serie di ordini contraddittori di cui non si è mai conosciuta l'origine. (Fonte)
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Che di questo imbarazzante stallo non sia stata mai fornita nessuna spiegazione, nè risulti che sia stato punito o individuato un solo responsabile per quanto avvenuto. (Di solito, in situazioni come questa, avviene l'esatto contrario: si trova d'urgenza un capro espiatorio da dare al più presto in pasto ai media.) Anzi, assurdamente è avvenuto proprio il contrario: i maggiori responsabili di una tale negligenza sono stati tutti promossi, dopo l'11 settembre 2001, come se il loro lavoro lo avessero fatto alla perfezione (e forse è proprio così, in un certo senso)!
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Che molti passeggeri abbiano compiuto telefonate in volo coi loro cellulari, quando questo si è dimostrato tecnicamente impossibile.
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Che di un aereo schiantatosi al suolo, e ufficialmente non abbattuto in aria (UA-93), si possano trovare rottami e resti per un raggio di circa 8 miglia (13 Km) ma nessun rottame sul luogo dello schianto.
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Che le autorità americane e il NIST, l'organo che ha svolto le indagini scientifiche ufficiali, abbiano sostenuto - e continuino a sostenere - che il WTC-7 sia crollato per conto proprio, a causa del calore degli scarsi incendi che si erano sviluppati, quando sono state smentite dallo stesso padrone del WTC Plaza, Larry Silverstein (che sembra averne ammesso pubblicamente la demolizione controllata, quando ancora nessuno dubitava della versione ufficiale), e da molti esperti di demolizioni. Senza contare le innumerevoli prove che indicano che non può fisicamente essere stato un crollo spontaneo, e che deve per forza essere stata una demolizione deliberata.
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Che le stesse autorità sostengano che le Torri Gemelle siano crollate per il solo impatto degli aerei e per i conseguenti incendi, quando:
a) il progetto prevedeva chiaramente che avrebbero potuto assorbire l'impatto di più di un grosso jet commerciale, come spiega in un'intervista lo stesso manager del progetto, Frank de Martini,
b) per spiegarne il crollo spontaneo verticale e simmetrico sia necessario violentare oltre ogni limite le leggi della fisica e ignorare le proprietà di dispersione del calore dell'acciaio,
c) i reperti visivi e le testimonianze dirette degli stessi pompieri siano pesantemente a favore della demolizione controllata, così come le molte analisi ingegneristiche (vedi ad esempio qui e qui),
d) i crolli delle Torri Gemelle e del WTC-7 presentano tutte le caratteristiche delle demolizioni controllate e nessuna dei crolli spontanei, e
e) sono state ritrovate tracce di nano-thermite nelle macerie, una sostanza incendiaria talmente avanzata da richiedere l'uso di nanotecnologia per essere creata e che non può essersi formata da sola.
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Che ulteriori leggi della fisica siano state sospese, permettendo a dei passaporti di normale cartoncino di sopravvivere a una esplosione a circa 800 gradi centigradi, e che questi passaporti appartenessero proprio a dei dirottatori e siano stati trovati casualmente proprio da agenti dell'FBI. Cosa che, oltre che al WTC, è successa anche per il volo UA-93, nel qual caso sono state trovate moltissime cose appartenenti ai dirottatori in condizioni incredibilmente buone, ma, stranamente, nessun rottame riconoscibile di aereo. Guardate una foto ad alta definizione del magico passaporto trovato al WTC: il mio è in condizioni peggiori, e non si è trovato in mezzo allo schianto di un aereo contro un grattacielo.
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Che il Pentagono sia stato colpito da un Boeing 757 (pesante circa 100 tonnellate, lungo 47 metri e largo 38) carico di passeggeri e carburante (circa 20 tonnellate di kerosene), nonostante:
a) alcune fotografie, la cui autenticità è fuori dubbio (perché usate anche dal Pentagono stesso come prova), mostrino in maniera disarmante la quasi totale assenza dei suoi resti.
b) sulla facciata ancora integra del Pentagono risulti solo un foro di entrata di non più di 6-7 metri x 12-13 (basta tenere conto che le finestre sono alte circa 1,8 metri),
c) molte finestre di quella facciata avessero ancora i vetri intatti, dopo l'impatto,
d) esista un foro d'uscita, di circa 3 metri, all'interno del terzo anello del Pentagono, la cui origine non è mai stata spiegata da nessuno, e che rimane a tutt'oggi assolutamente incomprensibile, e
e) perfino delle valutazioni professionali di ingegneri meccanici affermano la completa incompatibilità dei danni sulla facciata con lo schianto di un Boeing 757.
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Che nonostante la quasi totale scomparsa dell'aereo sia stato possibile recuperare e identificare i resti di quasi tutti i passeggeri, compresi quelli dei dirottatori. Ovvero che acciaio e alluminio brucino, ma la carne umana no.
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Che già neanche 15 minuti dopo che il secondo aereo aveva colpito il WTC veniva indicato il nome di Bin Laden quale mandante degli attentati, e senza presentare alcuna prova (che tuttora non è stata presentata, a parte i video-confessione già ampiamente smentiti).
Un tempo davvero record per la risoluzione delle indagini: mai nella storia delle investigazioni su questioni di terrorismo internazionale c'è stata una soluzione del caso nell'ordine di minuti, doppiamente incredibile se unita all'ammissione ufficiale delle autorità investigative Usa secondo cui fino al momento degli attentati si sarebbero fatte trovare completamente all'oscuro ed ignare di tutta la trama pluriennale del complotto.
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Che le parole di Van Romero (uno dei massimi esperti in materia, vice-presidente del New Mexico Tech Institute, già direttore del "Energetic Materials Research and Testing Center" che studia gli effetti delle esplosioni controllate degli edifici), pronunciate poche ore dopo gli attentati: "La mia opinione è che dopo l'impatto degli aerei con le Torri ci siano state alcune cariche esplosive piazzate all'interno degli edifici che hanno provocato il collasso delle Torri", siano completamente false, e che abbia mentito per qualche motivo, pur non avendo nulla da guadagnare (e tutto da perdere, anzi) contraddicendo la versione ufficiale del governo USA.
Questa ipotesi è inoltre avvalorata dai dati sismografici (vedi ad esempio quelli della Columbia University qui e qui). Sono state infatti registrate due scosse di magnitudine 2.1 e 2.3 (di gran lunga troppo elevate per semplici crolli spontanei) al momento esatto dell'inizio dei crolli delle due torri, PRIMA che i primi blocchi e le prime macerie impattassero a terra. Questo sembra indicare l'impiego di potenti esplosivi appena prima del crollo delle Torri.
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Che sia solo un'incredibile coincidenza che i militari americani stessero predisponendo piani di guerra contro l'Afghanistan già da mesi prima degli attentati dell'11 settembre. Forse stavano cercando qualche evento che spingesse il pubblico americano, generalmente disinteressato, verso una guerra, come avvenuto in passato (vedi precedenti storici all'11 settembre) e come progettavano di fare anche negli anni '60?
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Che documenti cartacei e passaporti che incriminavano Bin Laden e i suoi 19 dirottatori siano stati ritrovati intatti presso le rovine del WTC e di UA-93, mentre le scatole nere degli aerei delle Torri - progettate appositamente per resistere ad ogni tipo di incidente - erano danneggiate al punto da risultare inutilizzabili. Dovrebbero costruirle dello stesso materiale dei passaporti arabi.
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Che anche a distanza di giorni e persino di settimane dagli attentati al WTC agli operatori video sia stato proibito di riprendere o fotografare le macerie da determinate angolazioni, così come lamentato dal corrispondente della CBS Lou Young, il quale ha chiesto: "Cos'hanno paura che vediamo?"
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Che un piano terroristico così sofisticato, che ha implicato sicuramente molte persone e una preparazione di almeno cinque anni, sia riuscito a sfuggire a tutti i servizi di intelligence, in particolare CIA ed FBI. E che invece di destituire i responsabili di questo fallimento li abbiano promossi, e invece di ristrutturare completamente queste agenzie abbiano raddoppiato il loro budget.
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Che la Torre Sud del WTC sia crollata per prima quando era meno danneggiata della Torre Nord, che era stata colpita in pieno ed è bruciata per molto più tempo prima di crollare.
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Che i molti testimoni che affermano di aver sentito ulteriori esplosioni all'interno degli edifici del WTC stiano tutti mentendo per qualche strano motivo. E perché la distruzione delle Torri è sembrata più una implosione controllata che un cedimento spontaneo (vedi qui per le molte ed evidenti differenze tra un crollo spontaneo e una demolizione controllata, spiegate nel dettaglio anche da molti ingegneri)?
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Che anche il Ministero degli Esteri dell'Arabia Saudita e i vari giornali che hanno pubblicato la notizia abbiano mentito, quando hanno comunicato che alcuni dei presunti dirottatori non si trovavano a bordo degli aerei dirottati e di fatto sono tuttora in vita. Perché questi nomi si trovano ancora sulla lista dell'FBI? E perchè, se come hanno sostenuto alcuni si tratta di casi di omonimia, hanno anche le stesse facce, gli stessi dati anagrafici, gli stessi titoli di studio e gli stessi lavori dei presunti dirottatori? Sono tutti sosia perfetti e contemporaneamente anche omonimi, con in più una vita identica a quella dei dirottatori? C'è la stessa probabilità di vincere cento volte di fila alla lotteria. Senza comprare il biglietto.
Se invece i veri dirottatori hanno rubato nomi e identità a quei 19 uomini, allora non si capisce perché l'FBI continui ancora oggi ad indicare quei 19 uomini innocenti come colpevoli, perché continui a ripetere una versione dei fatti falsa, e soprattutto perché non abbia fatto niente per trovare i veri colpevoli.
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Che, con tutte le scuole di volo presenti in America, subito dopo gli attentati gli agenti dell'FBI siano andati precisamente in quelle dove si sarebbero addestrati i dirottatori, a colpo sicuro, e abbiano indovinato quali scuole fossero "per pura fortuna" (parole loro: "we got lucky").
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Che uno dei dirottatori citati si sia portato un bagaglio per un volo suicida e lo abbia poi lasciato nella sua macchina all'aeroporto assieme ad una lettera che lo indicava come colpevole, ai soliti manuali di volo e alla solita copia del Corano.
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Che l'America abbia bombardato l'Afghanistan e l'Iraq quando i dirottatori non erano né afghani né iraqeni, ma arabi provenienti da vari paesi mediorientali. E' come se la Francia facesse un attentato alla Russia ed essa per tutta risposta bombardasse l'Italia. Non ha senso, a meno che l'attentato non sia solo un pretesto per attuare piani che erano pronti già da molto prima e per poter attaccare chiunque e dovunque, a prescindere dalla sua nazionalità, solo in virtù del sospetto che si tratti di terroristi o di gente che favorisce dei terroristi.
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Che i terroristi siano riusciti a ottenere i segretissimi codici e segnali della Casa Bianca e dell' Air Force One - pretesto per sballottare il Presidente Bush per tutto il paese l'11 settembre, mente intanto Cheney prendeva in mano la situazione e faceva i suoi comodi (dettagli e fonti).
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Che i testimoni che hanno parlato di un secondo aereo non identificato che seguiva il volo UA-93 (quello che sarebbe precipitato al suolo in Pennsylvania per una coraggiosa ribellione dei passeggeri) e di palle di fuoco esplose in aria stiano tutti mentendo per qualche misterioso motivo, e che un aereo che si schianta al suolo spedisca rottami fino a 13 Km di distanza e faccia solo una buca di una quindicina di metri al suolo, non lasciando inoltre nessun rottame riconoscibile all'interno di essa o nelle sue vicinanze.
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Che i notiziari abbiano descritto alcuni passeggeri del volo UA-93 mutilati e con la gola tagliata con dei taglierini (fonte), mentre la rivista "Time" del 24 settembre 2001 ha riportato che uno dei passeggeri ha chiamato a casa col cellulare per riferire: "Siamo stati dirottati, ma ci stanno trattando gentilmente".
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Che gli occasionali messaggi video di Osama bin Laden siano stati dichiarati completamente e sicuramente FALSI da un istituto svizzero che si occupa di autenticare materiale audiovisivo, ma che continuino a venire comunque considerati prova della colpevolezza di Bin Laden e vengano usati come motivazione per invadere e depredare qualunque nazione gli USA vogliano, nonostante Bin Laden abbia negato più volte di aver avuto qualcosa a che fare con gli attacchi dell'11 settembre 2001 (e non si è mai visto un terrorista che prima fa un attacco e poi non lo rivendica. Di solito avviene il contrario: molti gruppi terroristici cercano di prendersis il "merito" di ogni attentato, e le forze dell'ordine hanno un bel daffare a distinguere la vera rivendicazione da quelle false).
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Che, nonostante i crolli perfettamente verticali e simmetrici di edifici siano un evento talmente difficile da realizzare che solo poche compagnie di demolizioni controllate al mondo ci provano, e sia una cosa che comunque richiede sempre settimane o mesi di accurata pianificazione, l'11 settembre 2001 siano avvenuti ben tre crolli verticali e simmetrici del tutto spontanei, tutti lo stesso giorno e allo stesso identico modo, cosa che è stata più volte e dichiarata IMPOSSIBILE dal punto di vista matematico e fisico da centinaia di ingegneri e architetti.
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Che le tracce di nano-thermite ancora attiva ritrovate nelle macerie delle Torri Gemelle, una sostanza incendiaria in grado di sviluppare oltre 2.500 °C (l'acciaio fonde a 1.538 °C) e che è talmente avanzata da richiedere l'impiego di nanotecnologia per essere creata, sia comparsa da sola per magia durante i crolli, nonostante lo scienziato che l'ha ritrovata, Niels Harrit, affermi che una cosa del genere è del tutto impossibile, e che la nano-thermite non avesse alcun motivo di trovarsi negli edifici a meno di non essere stata usata per demolirli.
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Che le migliaia di scienziati, ingegneri, fisici, studiosi e professionisti di ogni tipo che si sono riuniti in varie associazioni contrarie alla versione ufficiale si sbaglino tutti quanti nel ritenerla fisicamente impossibile, e che le migliaia di studi, analisi, testimonianze e prove raccolte in questi anni da queste associazioni siano tutte false o errate. (E' disponibile una playlist Youtube con videointerviste ad alcuni di questi esperti in cui spiegano perché non credono alla versione ufficiale dell'11 settembre).



Tutti questi punti elencati (tratti da luogocomune.net, da disinformazione.it e in alcuni casi aggiunti da me) sono assurdi, illogici, contraddittori o semplicemente impossibili.

Queste incredibili incongruenze risultano molto sospette, soprattutto considerando che ad oggi non è stata fornita al mondo una sola prova autentica che leghi bin Laden o la sua presunta organizzazione agli attentati di quel giorno, e che diversi personaggi al vertice dell'amministrazione (John Ashcroft, Ministro di Giustizia, Theodore Olson, Procuratore Generale, Donald Rumsfeld, Ministro della Difesa) hanno ripetutamente dichiarato che è assolutamente lecito, per un governo, mentire al mondo intero - nemici e amici - pur di raggiungere i propri fini.

Ricordiamo inoltre che in questi anni nessuno ha mai saputo rispondere alle 12 DOMANDE che abbiamo rivolto ai sostenitori della versione ufficiale. Perché, se i nostri dubbi sono davvero privi di senso come dicono?

Ecco perchè moltissima gente, come potete vedere nell'immagine qui sotto, dubita della versione ufficiale che ci hanno raccontato a proposito dell'11 settembre. Ed ecco perchè bisogna farsi parecchie domande.

xoomer.virgilio.it/
ufologo 555
00lunedì 12 settembre 2011 16:51
Per quanto mi riguarda mi dissocio dalle tesi complottistiche



Mi dissocio dai complottisti, che vedono intrighi ed inganni dappertutto.
Mi dissocio dagli anti americanisti, che vedono invasioni e trame dappertutto.
Mi dissocio dai perbenisti, che si ritengono il meglio del meglio e pretendono sempre l'ultima parola.
Mi dissocio dalle sinistre in generale, che ritengono il loro sistema migliore del mondo, mentre quello degli altri è solo ... imperialista.
Mi dissocio da quelli che non capiscono il dolore di un popolo che si riteneva il più libero al mondo e che si è ritrovato sotto assedio per colpa dell'estremismo islamico.
E naturlamente, mi dissocio da chi caparbiamente ritiene che un popolo fiero, come quello degli Stati Uniti d'America, abbia subìto e taciuto (secondo loro) un simile complotto tramato alle loro spalle.
Ritengo l'America sotto attacco e il resto del mondo, sotto attacco ...
E mi dissocio da chi ritiene gli Stati Uniti d'America essere il male a prescindere .

E con questo voglio omaggiare tutte le vittime dell'attentato; attentato che di riflesso è stato fatto alla nostra civiltà ed in quello in cui crediamo.
Tutto il resto è speculazione di "avvoltoi" ...


















_Thomas88_
00lunedì 12 settembre 2011 19:59
Ufologo, condivido ogni singola lettera del tuo post! [SM=g1420767] [SM=g2201355]
Forse un tempo, anni fa, credevo anche io al complotto.
Ora, da un po' di tempo, ho imparato a guardare con occhi diversi queste vicende e non credo più al complotto.
Onore ai caduti dell'attacco al World Trade Center.
Un'altra cosa:
molti non si rendono conto che Bin Laden, l'11 settembre, non ha attaccato solamente l'America ma il mondo occidentale in generale.
Queste persone forse non sanno che Al Qaida ha compiuto attacchi micidiali dopo l'11 settembre anche in Spagna e a Londra.
Chiamatemi e dite pure quello che volete sulle mie idee guerrafondaie ma non cambierò mai idea sulle guerre in Afghanistan e Iraq:
se la sono cercata! [SM=g1950686]
ufologo 555
00lunedì 12 settembre 2011 20:06
Concordo



KOSLINE
00lunedì 12 settembre 2011 20:23
sono concorde con voi che i governi fanno un po come vogliono nel senzo che se la cantano e se la suonano come vogliono ....

pero' mi domando come mai ci sono cosi tante versioni complottistiche ?

e poi una cosa molto importante per me', ma gli aerei li quidavano dirottatori della CIA , ho dirottatori di al qaida ? io penso di al qaida , che quarda caso si sono anche proclamati autori di tutto con alla quida spirituale OSAMA BIN LADEN , poi certo ci sono anche versioni che BIN LADEN non sia mai esistito , ma vi consiglio di non andarlo a dire a qualcuno di al quaeda questa cosa non so' se ne uscireste vivo [SM=g2201342] ... poi si dice che gli aerei erano ologrammi e tante altre belle cose , anche che gli asini volino perche no' ... (basta che siano alieni EEE)

poi quello che viene dopo diventa un altro discorso , si sono abbattuti diritti di privacy interni ed esterni all america che difficilmente sarebbero passati prima , si sono fatte guerre , che sicuramente sono state spinte come quella dell iraq in modo truffaldino e speculativo , e per me' lunica cosa che non torna e' l'ultimo aereo , per me' giustamente abbattuto ma mai rivelato per non turbare l'opinione pubblica ,l'unico che per tempo fosse stato possibile intercettare , gli altri se non hai dischi volanti a velocita iperboliche come azzarola facevi ad intercettarli ? voli interni civili che virano la loro rotta poco tempo prima di impattarsi , insomma poi tutto puo essere per carita' ma la vedo masochistica sta cosa di gridare al complotto oltre ad essere illogica [SM=g1950677]


quoto ufologo quoto
riccardo.ufoonline
00lunedì 12 settembre 2011 21:25
Re:
filovirus59, 04/09/2011 08.25:

quando si scoprirà la verità..... o meglio, quando verrà resa pubblica, ci sarà da ridere tra CIA, NSA e FBI.






La realtà è di gran lunga più complessa di quella che dipingiamo con le nostre certezze.

Ho copiato questa frase a Fabik,cui chiedo venia,ma esprime trooooppo bene e compiutamente cio' che purtroppo penso!

[SM=g2201341]




ufologo 555
00martedì 13 settembre 2011 11:34
Certamente è complessa, però, a questo punto è meglio che ci "spariamo" in fronte allora ...(Tanto più se non riusciamo a cambiare mai nulla!)




IRONMAN.75
00martedì 13 settembre 2011 12:52
Ogni paese da quel giorno ha perso la fiducia negli altri, è anche per quello che l'economia mondiale và male(penso io).

Bisogna ripartire da capo e ricostrire una nuova storia ben sapendo che tra un paese e l'atro c'è sempre chi traffica cose sporche e haimè forse ci sarà sempre.

Sono daccordo anch'io con Thomas quando le buone maniere e la politica non bastano più allora bisogna usare perforza di cose la forza , altrimenti c'è il rischio che il problema si propaghi e contagi anche gli altri paesi. [SM=g2201354]

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