Crazy Asylum

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Max-30
00lunedì 24 settembre 2007 21:56
Prologue

Disclaimer :"Ho lavorato per oltre due mesi sull'idea di fondo di questo spot, che risulterà, per i più, inconcepibile e senza senso. È un mattone pesante e malato, ma è una pietra miliare nella storia del bastardo, senza contare che da inizio ad una breve parentesi che durerà altri tre capitoli.
La permanenza all'interno del manicomio è da capire e seguire attentamente, consiglio quindi una lettura accorta con attenzione ai più piccoli particolari, essendo elaborato in ogni minimo dettaglio. In caso di difficoltà di comprensione basta chiedere e sarò lieto di chiarire i vostri dubbi.
Buona lettura e mi raccomando aspetto commenti.
"

Crazy Asylum - Prologue -


"And I find it kinda funny, I find it kinda sad, the dreams in which I'm dying are the best I've ever had." - Mad World - Gary Jules

Lettera al direttore. Giorno 1
"Rispettabile Doc.
Le scrivo la presente per discutere di un grave malinteso incorso nel mio ricovero in questa spettabile struttura... Per quanto infatti, essa possa essere mirabile e semplice, la mia presenza al suo interno è, per usare un eufemismo, fuori luogo. Intorno a me, vedo mezzi uomini di pura irrazionalità e mi chiedo:
Cosa ci faccia io qui, in questa bolgia infernale?

Lo sguardo abbandona il foglio, la penna crolla. Sono in un manicomio, tutto il resto è razionalità.

Giorno 1.
Sveglia...
Riapro gli occhi a fatica, macigni di cecità sulla mia coscienza, Dove diavolo sono? Controllo le articolazioni, braccio destro, sinistro, gambe, collo... Niente di rotto. Lentamente prendo consapevolezza della mia situazione, il ricordo pare lontano. Intorno a me il bianco, candida neve di pittura offusca il mio sonno da guerriero, tendo le orecchie, aldilà di una camera che sa tanto di prigione, rinchiuso in una camicia di forza, urlo mi dimeno, mentre un'eco di silenzio sconfigge ogni mio tentativo di fuga. Crollo sulle ginocchia, capo chino schiarisco le idee, anche se con questo odore di chiuso, tutto diventa più difficile; poi il silenzio, è tutto immacolato, l'uniformità del colore va a discapito dei particolari, spersi nel chiaro di un mondo privo di sfumature, una porta è lasciata lì, nell'indefinito; blindata, mentre un po' di luce filtra da una grata posta sulla parte superiore della stessa; poco più in là, un'amaca mimetizzata nell'angolo, distinguibile in poche frazioni di secondo, è abbandonata al suo moto regolare e sfuggente, capace di farsi trovare un secondo lì, dinnanzi a te, per sparire poi nel bianco di quel mondo -di quella camera- l'attimo dopo, di nuovo, ed ancora, annullando profondità, sfruttando l'illusione ottica di occhi troppo stanchi per vedere.
Aguzzo la vista, scorgo i lineamenti di un letto a castello alle mie spalle, e poi il nulla, metri quadrati di puro bianco...

Dove diavolo sono?
- Questa è casa tua -
Volto il mio sguardo verso l'amaca, lo trovo, sdraiato, come parso dal nulla era lì, ma da quanto?
- Ahahahah... Sbagliato. Dove diavolo mi trovo? -
Ride il figlio di puttana.
- Muoviti stronzo, liberami e fammi tornare a casa -
E continua...

No, non è casa mia, non questa prigione di pazzi. È solo un fottuto scherzo. Lo ignoro, mi sbatto, perdo le forze rinchiuso nella camicia di forza. Si avvicina a me il bastardo, è vecchio, stanco, troppo flebile per volermi menare; lo guardo e con gli occhi chiedo fuga, distrutto dal candido bagliore di una prigione, ridatemi nero, ridatemi il buio ed annullate i particolari voglio perdermi, di nuovo e morire per tutti voi nell'indefinito.

Giorno 3.
Il vecchio e il nuovo. Divisione tra i generis, confronto di generazione. Un cortile noncurato dall'approdo dell'autunno, una panchina gelida. Ancora il vecchio e il nuovo. Parole, idee, silenzio. Ed infine il vecchio e il nuovo, ancora loro, protagonisti di un quadro di pensieri, alle loro spalle affreschi a noi sconosciuti:

- Qui siamo tutti pazzi, io sono pazzo, tu sei pazzo... - Disse il vecchio.
- Come fai a sapere che io sono pazzo?- Rispose il nuovo.
- Devi esserlo, altrimenti non saresti qui -. Insistè il primo.
- Io non sono pazzo, ci deve essere un errore. - Incalzò il secondo.
- Nessuno sbaglia qui dentro. - Affermò saccentemente la vecchia generazione.
- Come diavolo puoi dire questo, siete tutti pazzi! - Accusò la nuova.
- Hai ragione, ma cosa pensi sia la follia? - Chiese il saggio/folle.
- Cosa diavolo è, un interrogatorio?- Contrattaccò il folle/saggio
- No, Robert, solo una domanda... - Borbottò quello.
- ... - Tacque questo.
- ... Solo una curiosità. - Precisò l'anziano.
- ... - Ed il giovane tacque...

Tacque e fu silenzio, e fu contemplazione, quadri in esposizione prima delle ultime pennellate, capolavori incompleti d'irrazionalità. Ancora loro; il vecchio ed il nuovo, lotta tra opposti, ingiustizia di contrari nel definito, attendendo il ritorno all'aperòn (*), e che tutti ammirino tale ingiustizia, tale esistenza. Prima che diventi fissità di pittura.

- Robert, posso farti una domanda? -
- ... -
- Perchè sei ancora qui? -

Ed eccoli, morti, dipinti. Il vecchio ed il nuovo.

Lettera al Direttore. Giorno 2
Distinto Doc.
Le scrivo la presente, con l'intento di renderle noto il mio disappunto, i giorni passano e diventa tutto confuso. Ho conosciuto un tizio, era un deviato mentale che mormorava strane frasi senza senso, ad un certo punto, è successo qualcosa di strano... Mi ha offerto la via di fuga ed io...
Perchè Doc, Perchè mi fai questo? Fammi uscire.

Lo sguardo abbandona il foglio, la penna crolla. Sono confuso.

Giorno 2.
Devo tornare a casa!
Crollo a terra impedito a molti movimenti, ed il vecchio mi apre la porta la indica. Sono libero. Striscio verso di essa, come un verme, sento il tocco di libertà del leggero venticello di fine estate. Sono stanco ma mi devo alzare.
Due metri o anche meno dalla soglia della porta, sono ritto su due piedi. Vedo i corridoi, vuoti, bianchi fottutamente identici tra di loro, li percorro aiutandomi con il palmo della mano posato sulle mura, dolci stampelle di cemento.

Devo tornare a casa!
Le camere che si stagliano sullo sfondo della mia fuga sono volutamente aperte, quasi ad indicarmi, a mostrarmi le atrocità del luogo, uno smunto signore sulla sessantina sfrega dei sassi appuntiti sulle vene chiedendo nient'altro che il meritato riposo; Un'altro, portato verso i quaranta osserva fuori con sotto di lui un lago di urina che arriva sino ai miei piedi e si spande per il corridoio, fuggo trattenendo a stento il vomito, ignoro i cessi, ricettacoli del seme umano. Osservo urla spandersi per la struttura e supero il labirinto di corridoii che mi porta al cortile esterno. Giungo alla sala grande, ritrovo di pazzi e malati, stanza di parole non dette e ritrovi mancati. La gente se ne sta muta negli angoli della struttura privata di lacrime, torna il silenzio ed è pace. Vorrei crollare e non piangere anche io, ma non posso...

Devo andarmene, casa mi aspetta.
Tiro diritto e piango ed è così strano. Sono nel cortile e l'autunno alle porte tinge il manto di foglie secche, il mondo si chiude intorno allo scricchiolare di queste sotto i miei piedi, la strada che porta al mondo altri non è che un'immenso viale sulla quale linea dell'orizzonte, un cancello apre le porte dell'immaginario collettivo di noi, poveri pazzi, emarginati e rifiutati. I passi si fanno pesanti, l'aria tira forte, sospira e impedisce. Vado avanti, ancora ed ancora.
Silenzio.

Devo tornare a casa.
Sono davanti al cancello... Dov'è casa?

Giorno 3.
No, non ancora! Manca ancora quel tocco, quel pizzico che rende un lavoro una vera opera d'arte. Per ora sono ancora loro, vecchio e nuovo, fotografia di un momento.

- Perchè non sei fuggito quando ti ho lasciato libero? -
- ... Una volta trovatomi lì, ho avuto paura... Paura del mondo. -
- Paura? -
- Sì, paura. Paura di scoprire, una volta uscito da qui, che l'unico posto nel quale mi possa sentire davvero a casa sia questo. -
- Ma tu odi questo posto. -
- Fa nulla, preferisco soffrire qui dentro, immaginando di avere una casa là fuori. Qualcuno che si ricordi di me; amico o nemico, non fa la differenza piuttosto che scoprire la verità. Puoi capirmi vero? -
- Nessuno può Rob, nessuno. -
- ... -
- ... -

E tutto tacque.

Lettera al Direttore. Giorno 3.
Grazie Doc.
Un foglio abbandonato. Sono a casa?


(*) Filosofia del Pre-Socratico Anassimandro, secondo il quale, il principio primo di tutto derivi dall'aperòn (ente indefinito) dal quale vi è la generazione dei contrari, i quali dividendosi e definendosi vanno a formare il cosmo e scontano la loro pena nel definito prima del ritorno al principio primo.
cell in the hell
00lunedì 24 settembre 2007 22:54
nooooooo, io speravo in uno spot collettivo di Dumas e Jackal. :(
Comunque va benissimo anche così, Dumas = qualità a prescindere.
mirror666
00lunedì 24 settembre 2007 23:13
Eh si Anassimandro me lo ricordo. Veramente uno spot sentito per studiarlo cosi attentamente. Bello veramente, uno spot sui manicomi lo avevo tentato, magari fosse venuto cosi...
stivi handler
00lunedì 24 settembre 2007 23:25
Re:
mirror666, 24/09/2007 23.13:

Eh si Anassimandro me lo ricordo. Veramente uno spot sentito per studiarlo cosi attentamente. Bello veramente, uno spot sui manicomi lo avevo tentato, magari fosse venuto cosi...



Ma tu quante ne hai tentate? [SM=g27828]
Bello, Max, davvero uno spot non comune e dalle ottime doti narrattive e "d'insieme".
EDITH: Al posto di queste righe, avevo scritto una cazzata spoiler... [SM=g27818]


Max-30
00martedì 25 settembre 2007 15:42
Re: Re:
stivi handler, 24/09/2007 23.25:



Ma tu quante ne hai tentate? [SM=g27828]
Bello, Max, davvero uno spot non comune e dalle ottime doti narrattive e "d'insieme".





Lo sai che questo è uno spoiler vero??? [SM=g27828]

stivi handler
00martedì 25 settembre 2007 18:19
Re: Re: Re:
Max-30, 25/09/2007 15.42:



Lo sai che questo è uno spoiler vero??? [SM=g27828]





Ops!
Cancello subito... [SM=g27828]
=CharismaticEnigma=
00martedì 25 settembre 2007 19:24
Re: Re: Re: Re:
stivi handler, 25/09/2007 18.19:




Ops!
Cancello subito... [SM=g27828]



e io ho modificato il post di Max dove ti quotava sennò le cose non cambiavano e lo spoiler restava [SM=x1183776]
cell in the hell
00mercoledì 26 settembre 2007 22:46
grandissimo ritorno di Dumas al genere dark, riuscito benissimo, potrei aggiungere.
Spot malato nel Crazy Asylum, mi è sembrato di rivivere l'epoca da main eventer di Dumas con questo fenomenale lavoro. Bravissimo.

Nota per tutti:
questo è l'ultimo spot che sono riuscito a leggere per questa sera, mi scuso con tutti gli altri ma prometto di leggere e commentare domani sera. Non vi preoccupate che non ho snobbato gli spot migliori, semplicemente ho letto quelli più brevi, domani mi riservo la lettura degli spot più impegnativi da leggere.
mirror666
00mercoledì 26 settembre 2007 23:06
Re: Re:
stivi handler, 24/09/2007 23.25:



Ma tu quante ne hai tentate? [SM=g27828]
Bello, Max, davvero uno spot non comune e dalle ottime doti narrattive e "d'insieme".
EDITH: Al posto di queste righe, avevo scritto una cazzata spoiler... [SM=g27818]






ma come nn vi ricordate il mio spot dal titolo : manicomio ? [SM=g27828]
HHHThegame
00giovedì 27 settembre 2007 16:11
questo me lo lascio per quando mi faccio una canna, sennò nn ci capisco un cazzo... [SM=g27828]
sailorluisa
00venerdì 28 settembre 2007 21:44
Re:
HHHThegame, 27/09/2007 16.11:

questo me lo lascio per quando mi faccio una canna, sennò nn ci capisco un cazzo... [SM=g27828]




[SM=x1183773] [SM=x1183773] [SM=x1183773] [SM=x1183773]


[SM=x1183781]


troppo bello lo spot...se vi pago, facciamo che mi fate voi altri per sempre gli spot per me? eh? eh? eh eh eh? eh?
mirror666
00venerdì 28 settembre 2007 23:32
Asylum è un pezzo degli Edguy [SM=x1183762]
eXtreme Beauty
00sabato 29 settembre 2007 21:47
Ho commentato un pò dopo perchè non mi erano chiare alcune cose e ora mi sono stata spiegate [SM=g27824]
Gli spot di Dumas mi piacciono molto ma non sono mai di facile comprensione..per questo stresso regolarmente max quando li leggo [SM=g27828]
Comunque veramente un bel lavoro..mi è piaciuto moltissimo,bella l'ambientazione e l'idea che ha sviluppato: il cambio tra prima e dopo e la discussione sugli opposti..Scorrevole ed estremamente piacevole da leggere.
Complimenti^^
Kurtangle86
00domenica 30 settembre 2007 01:32
Non li leggo i tuoi spot, son troppo lunghi!!
Max-30
00domenica 30 settembre 2007 11:02
Re:
Kurtangle86, 30/09/2007 1.32:

Non li leggo i tuoi spot, son troppo lunghi!!



Non ho mai fatto spot lunghi, questo è un caso raro, soltanto perchè non potevo svolgerlo in maniera più veloce...
Non mettere in giro fandonie sui miei work.


mirror666
00domenica 30 settembre 2007 12:02
Re:
Kurtangle86, 30/09/2007 1.32:

Non li leggo i tuoi spot, son troppo lunghi!!




fandoniatore !
the legend killer of raw
00domenica 30 settembre 2007 13:02
che fai , dici fandonie?

Cmq ottimo lavoro del bastardo, mi piace soprattutto la digressione ( si dice così? XD) che usa per narrare i giorni all'interno dell'Asylum, in una parola sola, la mia preferita, MALATO!

Ps: mi era mancato Dumas :D, sin da quando mi uccideva in Uwc XD
Kurtangle86
00domenica 30 settembre 2007 15:35
Re: Re:
Max-30, 30/09/2007 11.02:



Non ho mai fatto spot lunghi, questo è un caso raro, soltanto perchè non potevo svolgerlo in maniera più veloce...
Non mettere in giro fandonie sui miei work.






Infatti questo è l'unico che non leggerò, fanculatore [SM=g27828]
HHHThegame
00domenica 30 settembre 2007 16:02
io ancora non ho trovato tempo per leggermelo dopo una canna... [SM=g27828]
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