Dall’antica necropoli di Saqqara, a trenta chilometri dal Cairo, emergono due tombe databili al 500 avanti Cristo (XXVI dinastia) e scavate nella pietra, di cui una è la più grande mai scoperta nel sito.
Zahi Hawass, responsabile del Consiglio superiore delle Antichità, conferma che una delle due tombe scoperte dagli archeologi egiziani rappresenta la più grande tomba di Saqqara e presenta un’ampia camera che collega ad altri vani, all’interno dei quali sono stati scoperti scheletri e utensili. Nella zona settentrionale della tomba, inoltre, i ricercatori hanno individuato un’altra nicchia dove sono stati trovati dei falconi mummificati, emblema di Horus, dio del cielo, e dei manufatti ben conservati. Purtroppo, questa tomba venne depredata durante l’ultimo periodo in cui i Romani dominarono l’Egitto.
Hawass ha affermato, infine, che questa scoperta conferma che il sito di Saqqara, nel quale si trovano molte mastabe (ovvero le tombe utilizzate dalle più antiche dinastie faraoniche) e la piramide di Zoser, essendo la necropoli faraonica dell’antica capitale egiziana di Menfi, nasconde ancora molti segreti.
(fonte:
ArcheoRivista )