In una Conferenza Stampa Internazionale che si terrà il prossimo lunedì 21 febbraio 2012, il Ministro di Stato per le Antichità Egiziane, Dott. Mohamed Ibrahim, annuncerà l'avvio della seconda fase del progetto di restauro della seconda Barca di Re Cheope/Khufu, che si avvale della collaborazione di un team Archeologico Giapponese dell'Università di Waseda.
Ibrahim ha riferito all'Ahram Online che il team ha provveduto a raccogliere campioni di legno dai travi che compongono la Barca per effettuare dettagliate analisi ed essere in grado di redigere un accurato piano di restauro, che avrà luogo in una speciale area, ricavata sulla Piana.
La prima fase, che ha avuto inizio due anni fa, ha riguardato la valutazione dell'area circostante il secondo pozzo, in cui la Barca era custodita, tramite l'uso di radar topografici. Un ampio hangar è stato quindi costruito sull'area, all'interno del quale sussiste una seconda struttura atta a coprire la parte superiore della stessa Barca. Gli hangar sono stati progettati specificatamente per proteggere i resti lignei per tutta la durata della fase di analisi e trattamento.
Si è provveduto, inoltre, a documentare l'area con l'ausilio di attrezzatura per lo scanning laser, in particolar modo il muro frapposto tra la Grande Piramide e il pozzo contenente la Barca. Ibrahim ha precisato che durante la prima fase del Progetto si è anche provveduto al sollevamento dei 41 blocchi di pietra che hanno protetto il vano del pozzo nel corso degli ultimi 4500 anni.
La prima Barca si trova attualmente esposta in uno speciale Museo collocato sul lato sud della Piramide di Cheope/Khufu, dopo che un team condotto dall'Ingegnere Egiziano Ahmed Youssef impiegò ben 20 anni per rimuoverla pezzo per pezzo dal pozzo che la conteneva e ricostruirla. La seconda, invece, fu individuata nel 1987 e restò quasi interamente coperta nella sabbia fino a che, nel 1992, il team archeologico Giapponese dell'Università di Waseda offrì una sovvenzione di 10 milioni di dollari per disseppellirla, restaurarla e metterla in esposizione per il pubblico.
Nella fase di pulizia del pozzo di contenimento, il team ha individuato un'iscrizione geroglifica consistente nel Cartiglio di Re Cheope/Khufu e il nome del Principe Ereditario Djedefra.
Il capo dei lavori presso la Piana di Giza, Ali El-Asfar, ha inoltre riferito che il team della Waseda University ha constatato la presenza di infiltrazioni d'acqua nella sede del Museo che contiene la prima Barca di Cheope/Khufu. L'acqua avrebbe danneggiato alcune travi di legno che compongono l'imbarcazione, rendendo necessario ridurre i tempi previsti per la fase di analisi della seconda imbarcazione, affinchè sia possibile intervenire a ripristinare gli elementi danneggiati dall'acqua.
Il sollevamento di uno dei blocchi di copertura del pozzo,
durante la prima fase del Progetto
Per approfondire:
Giza. La seconda Barca di Cheope/Khufu