La Ferilli :è' inevitabile che lo Stato deve tassare le fasce piu' basse, perche' sono quelle che contano piu' lavoratori.

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angelico
00mercoledì 4 aprile 2012 00:30
La Ferilli contro lo Stato italiano
Martedì, 3 aprile 2012 - 17:43:00
"Ho avuto tante volte la tentazione di fare le valigie e di lasciare l'Italia. Ci portano all'esasperazione". Questo lo "sfogo" di Sabrina Ferilli, intervistata da Alfonso Signorini su Chi, in edicola domani. "Sono sempre rimasta - spiega l'atrice - perche' sono legata alla mia storia. Io adoro il mio Paese, amo gli italiani, mi ci riconosco: e' un popolo che in questo momento e' smarrito, ma resta il migliore del mondo. Pero' la gente non e' lo Stato. E lo Stato, questo Stato, e' cattivo. Alcuni politici continuano a sostenere che bisogna chiedere i soldi solo ai ricchi. Io sono arrivata a pagare il 60 per cento e piu' di tasse perche' due lire ce le ho. Ma, dico io, se tu devi fare un bottino di quattrini tramite le tasse, e lo devi fare perche' altrimenti 'sto Paese va a zero, non lo puoi fare sul dieci per cento della popolazione, che sono i cosiddetti ricchi. Quelli gia' li spremi.




E' inevitabile che devi andare sulle fasce piu' basse, perche' sono quelle che contano piu' lavoratori. Invece no, lo Stato decide di spremere ancora di piu' i ricchi e quelli che fanno? Vanno a vivere da un'altra parte. Se tu come Stato mi chiedi piu' del 65 per cento di tasse, io sono costretto a chiudere". L'attrice prosegue poi parlando di disoccupazione, immigrazione e politici. "Questo governo che cosa ha fatto? Ha aumentato le tasse per avere piu' liquidita', ma non e' stato capace di tagliare ne' di avviare qualcosa di nuovo per capire come ravvivare l'economia del Paese". "Fosse per me, la crisi dovrebbe far abbassare le frontiere. Facciamo entrare tre, quattro, cinque milioni di extracomunitari. Gente in regola, gente per bene. Chiediamo aiuti alle ambasciate. Quella e' tutta gente che farebbe figli, che comprerebbe macchine, elettrodomestici. Gente in grado di muovere l'economia. L'America ha fatto cosi' con Obama". "Quando Berlusconi e' partito ha capito quanto fosse importante comunicare ai cittadini che il sacrificio sarebbe servito per un domani migliore. L'aspetto della positivita' che lui aveva si e' perso. Ma li hai visti in faccia, 'sti tecnici? Sono maschere di pianto e di sofferenza", conclude la Ferilli.

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