Mtridate

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Sertorio64
00venerdì 7 gennaio 2011 15:48
Mostro od Eroe?
è fresco di stampa un libro su Mitridate: pochi sono i personaggi sui quali i giudizi sono tanto controversi:

Che ne pensate? come ha potuto risorgere tante volte dalle sue ceneri? Era il robin hood che condonava i debiti ai poveri orientali vessati dai romani od un volgare tiranno assetato di sangue infido avvelenatore? Fu un buon generale o una chiavica (o una via di mezzo)?
Pilbur
00venerdì 7 gennaio 2011 20:13
Mi piacerebbe leggere il libro ma aspetto l'edizione economica....mi sembra costi ben 42 euro!

Se qualcuno l'ha letto sono curioso di ascoltare pareri...
TGD5511
00venerdì 7 gennaio 2011 21:55

Beh Sertorio, come si dice in questi casi "in medio stat virtus". Penso che tracciare un giudizio complessivo su Mitridate sia impossibile o comunque molto difficile (leggerò il libro da te indicato, visto che questa figura mi ha sempre affascinato), trattandosi di un capo di stato che ha regnato per quasi cinquant'anni, provando in effetti lui solo ad opporsi all'imperialismo romano.
Ne ho sempre ammirato il carisma politico che gli ha permesso di governare indisturbato per un così lungo periodo (come Augusto) e l'astuzia propria dei grandi leader, seppur in determinate circostanze peccò di inutile violenza che gli si ritorse contro. I Vespri Asiatici diedero a Roma il pretesto per fare del Ponto il nemico giurato.

Non fu un grande generale, tuttavia si trovò a combattere più volte contro dei comandanti romani di primissimo piano come Lucullo, Silla e Pompeo. Diciamo che non visse in un'epoca fortunata. Fosse vissuto chessò cento anni prima magari avrebbe mutato il corso della storia.
Antioco il Grande
00sabato 8 gennaio 2011 10:01
Dal poco che ho letto in generale su di lui, mi sembra che la sua grandezza fu causata, almeno in parte, dal periodo in cui visse. In quegli anni Roma ebbe molto da fare in casa, tra una guerra civile e l'altra, altrimenti sarebbe stato spazzato via molto prima. Inviano Silla, ma prima di partire questi deve tornare a Roma a sistemare i Mariani, poi parte, in breve riesce quasi a mettere in ginocchio il re ma la nuova guerra civile lo richiama a casa. Firma una pace alla bene e meglio e parte. Mitridate si riprende e dopo poco ricomincia, venendo comunque contenuto dai generali romani della zona, alcuni anche in lotta con Silla ed il governo romano, ma che continuano a contrastarlo anche con discreto successo. Quando la situazione interna si tranquillizza, inviano Lucullo che, con una accurata campagna prende il Ponto, mette in fuga il re e quasi doma l'Armenia. Ma le invidie dei potenti e il malcontento dei soldati lo costringono a tornare a Roma. Mitridate riprende fiato e riconquista quanto perso. Inviano allora Pompeo che ha carta bianca, e si è fatto già una discreta fama di uomo di ferro domando in pochi mesi i pirati. Pompeo non ha i vincoli che avevano avuto Silla e Lucullo quindi parte e non si ferma più. Ponto, Armenia, Colchide, Iberia, Alania, Siria, Giudea, etc. Mitridate fugge nuovamente e va da suo figlio Farnace in Crimea. Il giovanotto, capendo che preso Pompeo sarebbe giunto fino a là per cercare il paparino, decide di salvare se stesso e il suo piccolo regno ed elimina il vecchio, ingombrante genitore. Farnace salva il trono, che perderà poi per causa di Cesare qualche anno dopo.

Insomma, secondo me, se Silla non avesse avuto ostacoli interni ben più gravi Mitridate sarebbe stato sistemato la prima volta.
TGD5511
00sabato 8 gennaio 2011 11:52
Re:
Antioco il Grande, 08/01/2011 10.01:

Dal poco che ho letto in generale su di lui, mi sembra che la sua grandezza fu causata, almeno in parte, dal periodo in cui visse. In quegli anni Roma ebbe molto da fare in casa, tra una guerra civile e l'altra, altrimenti sarebbe stato spazzato via molto prima. Inviano Silla, ma prima di partire questi deve tornare a Roma a sistemare i Mariani, poi parte, in breve riesce quasi a mettere in ginocchio il re ma la nuova guerra civile lo richiama a casa. Firma una pace alla bene e meglio e parte. Mitridate si riprende e dopo poco ricomincia, venendo comunque contenuto dai generali romani della zona, alcuni anche in lotta con Silla ed il governo romano, ma che continuano a contrastarlo anche con discreto successo. Quando la situazione interna si tranquillizza, inviano Lucullo che, con una accurata campagna prende il Ponto, mette in fuga il re e quasi doma l'Armenia. Ma le invidie dei potenti e il malcontento dei soldati lo costringono a tornare a Roma. Mitridate riprende fiato e riconquista quanto perso. Inviano allora Pompeo che ha carta bianca, e si è fatto già una discreta fama di uomo di ferro domando in pochi mesi i pirati. Pompeo non ha i vincoli che avevano avuto Silla e Lucullo quindi parte e non si ferma più. Ponto, Armenia, Colchide, Iberia, Alania, Siria, Giudea, etc. Mitridate fugge nuovamente e va da suo figlio Farnace in Crimea. Il giovanotto, capendo che preso Pompeo sarebbe giunto fino a là per cercare il paparino, decide di salvare se stesso e il suo piccolo regno ed elimina il vecchio, ingombrante genitore. Farnace salva il trono, che perderà poi per causa di Cesare qualche anno dopo.

Insomma, secondo me, se Silla non avesse avuto ostacoli interni ben più gravi Mitridate sarebbe stato sistemato la prima volta.



Questo assolutamente. Però ragionevolmente quale regno dopo le guerre puniche ha mai resistito ad uno scontro frontale con Roma? Escludendo Gallia e Germania perché non un unico regno, rimane forse solo il Regno dei Parti, ma anche per loro vale grossomodo lo stesso principio del Ponto: vennero domati a più riprese, e risultarono quasi sempre sconfitti nelle guerre con Roma, tuttavia la loro collocazione geografica non permetteva di essere sottomessi.

=massimoXmeridio=
00sabato 8 gennaio 2011 13:34
Re:
Antioco il Grande, 08/01/2011 10.01:

Dal poco che ho letto in generale su di lui, mi sembra che la sua grandezza fu causata, almeno in parte, dal periodo in cui visse. In quegli anni Roma ebbe molto da fare in casa, tra una guerra civile e l'altra, altrimenti sarebbe stato spazzato via molto prima. Inviano Silla, ma prima di partire questi deve tornare a Roma a sistemare i Mariani, poi parte, in breve riesce quasi a mettere in ginocchio il re ma la nuova guerra civile lo richiama a casa. Firma una pace alla bene e meglio e parte. Mitridate si riprende e dopo poco ricomincia, venendo comunque contenuto dai generali romani della zona, alcuni anche in lotta con Silla ed il governo romano, ma che continuano a contrastarlo anche con discreto successo. Quando la situazione interna si tranquillizza, inviano Lucullo che, con una accurata campagna prende il Ponto, mette in fuga il re e quasi doma l'Armenia. Ma le invidie dei potenti e il malcontento dei soldati lo costringono a tornare a Roma. Mitridate riprende fiato e riconquista quanto perso. Inviano allora Pompeo che ha carta bianca, e si è fatto già una discreta fama di uomo di ferro domando in pochi mesi i pirati. Pompeo non ha i vincoli che avevano avuto Silla e Lucullo quindi parte e non si ferma più. Ponto, Armenia, Colchide, Iberia, Alania, Siria, Giudea, etc. Mitridate fugge nuovamente e va da suo figlio Farnace in Crimea. Il giovanotto, capendo che preso Pompeo sarebbe giunto fino a là per cercare il paparino, decide di salvare se stesso e il suo piccolo regno ed elimina il vecchio, ingombrante genitore. Farnace salva il trono, che perderà poi per causa di Cesare qualche anno dopo.

Insomma, secondo me, se Silla non avesse avuto ostacoli interni ben più gravi Mitridate sarebbe stato sistemato la prima volta.




quoto
un avversario non all altezza dei romani [SM=g8260]
Sertorio64
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:43
Re:
Pilbur, 07/01/2011 20.13:

Mi piacerebbe leggere il libro ma aspetto l'edizione economica....mi sembra costi ben 42 euro!

Se qualcuno l'ha letto sono curioso di ascoltare pareri...




buono si legge bene pur non essendo superficiale. in effetti costa caruccio
Sertorio64
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:50
Re:
TGD5511, 07/01/2011 21.55:


Beh Sertorio, come si dice in questi casi "in medio stat virtus". Penso che tracciare un giudizio complessivo su Mitridate sia impossibile o comunque molto difficile (leggerò il libro da te indicato, visto che questa figura mi ha sempre affascinato), trattandosi di un capo di stato che ha regnato per quasi cinquant'anni, provando in effetti lui solo ad opporsi all'imperialismo romano.
Ne ho sempre ammirato il carisma politico che gli ha permesso di governare indisturbato per un così lungo periodo (come Augusto) e l'astuzia propria dei grandi leader, seppur in determinate circostanze peccò di inutile violenza che gli si ritorse contro. I Vespri Asiatici diedero a Roma il pretesto per fare del Ponto il nemico giurato.

Non fu un grande generale, tuttavia si trovò a combattere più volte contro dei comandanti romani di primissimo piano come Lucullo, Silla e Pompeo. Diciamo che non visse in un'epoca fortunata. Fosse vissuto chessò cento anni prima magari avrebbe mutato il corso della storia.



sono sostanzialmente d'accordo con te. Se i Generali Romani da te citati li avesse combattuti in ordine inverso (prima Pompeo ) avrebbe raccolto più successi. Era uno stratega ma datato, ed un mediocre tattico. Aveva il fascino di Cesare era molto intelligente e desideroso di conoscere. Tuttavia capì troppo tardi la forza di Roma e non fu capace di farla capire a Tigrane. Quando arrivò Pompeo ormai Mitridate aveva raschiato il fondo del barile e gli uomini migliori erano già caduti sotto i colpi di Silla e Lucullo.

Sertorio64
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:59
Re:
Antioco il Grande, 08/01/2011 10.01:

Dal poco che ho letto in generale su di lui, mi sembra che la sua grandezza fu causata, almeno in parte, dal periodo in cui visse. In quegli anni Roma ebbe molto da fare in casa, tra una guerra civile e l'altra, altrimenti sarebbe stato spazzato via molto prima. Inviano Silla, ma prima di partire questi deve tornare a Roma a sistemare i Mariani, poi parte, in breve riesce quasi a mettere in ginocchio il re ma la nuova guerra civile lo richiama a casa. Firma una pace alla bene e meglio e parte. Mitridate si riprende e dopo poco ricomincia, venendo comunque contenuto dai generali romani della zona, alcuni anche in lotta con Silla ed il governo romano, ma che continuano a contrastarlo anche con discreto successo. Quando la situazione interna si tranquillizza, inviano Lucullo che, con una accurata campagna prende il Ponto, mette in fuga il re e quasi doma l'Armenia. Ma le invidie dei potenti e il malcontento dei soldati lo costringono a tornare a Roma. Mitridate riprende fiato e riconquista quanto perso. Inviano allora Pompeo che ha carta bianca, e si è fatto già una discreta fama di uomo di ferro domando in pochi mesi i pirati. Pompeo non ha i vincoli che avevano avuto Silla e Lucullo quindi parte e non si ferma più. Ponto, Armenia, Colchide, Iberia, Alania, Siria, Giudea, etc. Mitridate fugge nuovamente e va da suo figlio Farnace in Crimea. Il giovanotto, capendo che preso Pompeo sarebbe giunto fino a là per cercare il paparino, decide di salvare se stesso e il suo piccolo regno ed elimina il vecchio, ingombrante genitore. Farnace salva il trono, che perderà poi per causa di Cesare qualche anno dopo.

Insomma, secondo me, se Silla non avesse avuto ostacoli interni ben più gravi Mitridate sarebbe stato sistemato la prima volta.




é vero eppure aveva eserciti numerosi ben armati e ricchi di molte unità specializzate dai valorosi Bastarni agli imprendibili arcieri a cavallo sciti.Era intelligente, in grado di parlare molte lingue era un grande affabulatore, e disponeva di molte ricchezze e risorse minerarie ed alimentari. Tuttavia le cose andarono sostanzialmente come dici. E allora mi torna in mente la vecchia discussione sulla superiorità militare degli occidentali sugli orientali. Pompeo trovò il lavoro già fatto dagli altri
Sertorio64
00venerdì 14 gennaio 2011 07:30
Re: Re:
TGD5511, 08/01/2011 11.52:



Questo assolutamente. Però ragionevolmente quale regno dopo le guerre puniche ha mai resistito ad uno scontro frontale con Roma? Escludendo Gallia e Germania perché non un unico regno, rimane forse solo il Regno dei Parti, ma anche per loro vale grossomodo lo stesso principio del Ponto: vennero domati a più riprese, e risultarono quasi sempre sconfitti nelle guerre con Roma, tuttavia la loro collocazione geografica non permetteva di essere sottomessi.





Ritorno su di un concetto a me caro. Non è necessario sottomettere e governare direttamente un popolo per rederlo inoffensivo I parti furono sconfitti a più riprese da parecchi Comandanti Romani. Avidio Cassio Traiano, Galerio, persino Flavio Giuliano ricevette l'offerta di metà del Regno partico, ma per casi sfortunati epidemie o tradimento come nel caso di Giuliano non poterono completare l'opera. la Persia allora come oggi è composta di molte etnie. Si sarebbe potuto frantumare il regno in tanti pezzi quante sono le etnie che lo componevano deportando i giovani e gli artigiani dell'etnia Partica distruggendo le città più ricche e produttive. i piccoli regni sarebbero divenuti clienti di Roma che educando presso di sè la nobiltà dei detti regnicoli vi avrebbe esercitato un'influenza decisiva.
Xostantinou
00venerdì 14 gennaio 2011 09:07
Non esageriamo, non ci riuscirono i macedoni, che possedevano direttamente tutta la regione ed avevano posto la capitale a Babilonia (non Roma distante migliaia di km), figuriamoci se ci sarebbe riuscita Roma...un conto è governare una regione sostanzialmente barbara e tribale (vedi tutta l'Europa) un altro governare con gli stessi metodi un paese con una struttura statale consolidata da millenni ed una lunga tradizione di governo evoluto e culturalmente avanzato (oriente).
Comunque la digressione è OT.

Mitridate era un eccellente politico ed un buono stratega, ebbe la fortuna di affrontare alcuni tra i migliori comandanti di Roma nei momenti peggiori per questi, riuscendo quindi a spuntarla, ma quando Roma riuscì a dedicarsi completamente a lui venne spazzato via.
Sertorio64
00sabato 15 gennaio 2011 17:42
Re:
Xostantinou, 14/01/2011 9.07:

Non esageriamo, non ci riuscirono i macedoni, che possedevano direttamente tutta la regione ed avevano posto la capitale a Babilonia (non Roma distante migliaia di km), figuriamoci se ci sarebbe riuscita Roma...un conto è governare una regione sostanzialmente barbara e tribale (vedi tutta l'Europa) un altro governare con gli stessi metodi un paese con una struttura statale consolidata da millenni ed una lunga tradizione di governo evoluto e culturalmente avanzato (oriente).
Comunque la digressione è OT.

Mitridate era un eccellente politico ed un buono stratega, ebbe la fortuna di affrontare alcuni tra i migliori comandanti di Roma nei momenti peggiori per questi, riuscendo quindi a spuntarla, ma quando Roma riuscì a dedicarsi completamente a lui venne spazzato via.



i macedoni non intendevano spezzettare la Persia e i Parti erano solo una tribù vassalla.
Mitridate la spuntò su soldati sbracati e comandanti senza nome come Murena. Quando ebbero di fronte i Silla e i Lucullo i pontici presero fior di legnate. Ma senza bisogno di scomodare grandi generali romani quando guidò l'attacco a Rodi [SM=g8113] Mitridate fallì miseramente pur impiegando grandi risorse umane e materiali [SM=g8122]
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