Una o due volte al mese, un locale a valle della collina dove abito organizza feste a base di ritmi latino americani per quarantenni disperati. In queste occasioni cercare parcheggio nella mia zona diventa una impresa e, spesso, questi scarti di vita occupano posti assegnati, parcheggiano nella via privata dove abito o addirittura ne ostruiscono l'ingresso. Nella migliore delle ipotesi parcheggiano in curva, in quel tratto di discesa dove, quando è sgombra, a malapena passano due auto in sensi opposti. Inoltre, il volume di quella merda di roba su cui ballano invade il quartiere. E' un anno e mezzo che medito vendetta, senza mai trovare una soluzione tanto legale quanto convincente. Stanotte, verso mezzanotte e mezzo, esco col cane che punta due residuati anni '80 vestiti di stivali, pantaloni attillati di pelle e camicie dalle fantasie improbabili, ubriachi lerci e intenti a rollare una sigaretta davanti all'ingresso del locale. Opie si avvicina e con estrema nonchalance alza la zampa e inonda di piscio la gamba di uno dei due, il quale, avendo pantaloni di pelle, non se ne accorge fino a che il suo amico comincia a ridere. Ovviamente non ho tirato via il cane, quando scappa scappa. Il tizio si sposta, io mi giro per andarmene, e lui comincia a sbraitare mentre rido, al che Opie si gira, si impettisce e gli ringhia di brutto, mettendolo a tacere. Bravo cucciolo, sei il mio orgoglio.