Basket: il club momò ha ritrovato la sua prima squadra grazie alla Polisportiva.
MARCELLO LIVIO
“La SAV è più che mai viva”
Quante volte siamo passati davanti al Palapenz dopo il secondo famoso fallimento della SA (con Driutti, lasciato solo in… balia delle onde prima del ritiro dalla serie A), un silenzio assordante, i ricordi che ci passavano nella testa in modo rapidissimo, alludiamo a quelli legati soprattutto al titolo svizzero, ad alcune incredibili gare nelle finali per il titolo, all’entusiasmo della gente. Per noi, non solo giornalisti ma anche appassionati di basket, la scomparsa della prima squadra è stato un colpo durissimo da accettare. Ben sappiamo cosa significhi una simile vicenda in una regione cestisticamente appassionata come quella del Mendrisiotto. Il grande amore per la palla a spicchi ha però tenuto in vita la società Polisportiva, che ha mantenuto e addirittura rafforzato il proprio vivaio, e grazie ad esso la SAV ha cominciato a ricostruire una storia importante. I vertici federali nazionali avevano punito il club obbligandolo a restare nella lega cantonale per tre stagioni, ma dopo due anni, il grande lavoro svolto dai nuovi dirigenti e il pagamento degli arretrati lasciati in sospeso dalla famosa SA, hanno convinto la Lega Basket e SwissBasketball a rivedere i piani e a promuovere la prima squadra in PL nazionale dopo un gran torneo regionale in Seconda Lega. Un premio significativo che ha nuovamente mosso l’entusiasmo dei tifosi gialloverdi.
Marcello Livio, presidente della Polisportiva, davvero una gioia immensa rivedervi nel basket a… tutta Svizzera.
Sicuramente, all’inizio ci siamo trovati davanti ad una situazione davvero molto delicata, ma ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo continuato da una parte a lavorare con i giovani e dall’altra a ripianare alcuni debiti importanti lasciati dalla gestione della SA. I dirigenti federali si sono accorti del nostro operato, hanno visto gli ottimi risultati a livello giovanile e del nostro team in Seconda Lega e la trasparenza del nostro lavoro dopo il secondo fallimento ed alla fine ci hanno premiato con l’accesso in PL. Va comunque detto che noi, prima di questo passo, abbiamo chiesto ai giocatori se se la sentivano di fare questo campionato e loro hanno risposto affermativamente.
Abbiamo saputo che avete una media spettatori mica da ridere nelle partite casalinghe…
Effettivamente è così perché vengono ad assistere circa 200 spettatori, ma a volte questo numero viene anche superato. Questo significa grande amore per il nostro club. Pensate che in una recente trasferta, abbiamo avuto il supporto di una cinquantina di tifosi.
Davvero incredibile. Insomma, state rientrando nella storia, ma l’accesso in Prima Lega vuole essere un primo passo per continuare a salire?
Dopo tutto quello che è accaduto assolutamente no, vogliamo mantenere una connotazione locale ed andare avanti cercando sempre di valorizzare i nostri giovani e permettere loro di giocare in una divisione superiore sì, ma sempre abbordabile per le loro possibilità tecniche. Vogliamo restare laddove siamo ora, siamo sicuri che tutto questo porterà dei frutti in futuro. La prima squadra sta andando bene, ha tanto entusiasmo e l’esperienza di alcuni giocatori che hanno calcato anche la scena maggiore come Veglio e Ponti, ma non facciamo passi più lunghi della gamba. Se poi un domani arriverà qualcuno che vorrà, ma veramente in modo serio, fare un altro tipo di discorso, allora potremo riparlarne. È altrettanto chiaro però che noi della Polisportiva non permetteremo più che qualcuno rovini il nome della nostra società.
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