Dopo il mio vecchio topic sui falsi moti risorgimentali in Emilia ecco una nuova chicca revisionista.
Come molti di voi avranno capito (almeno si spera) la storia risorgimentale che abbiamo studiato a scuola e che i media continuano a proporci è molto distante da quella che fu la realtà. Oggi vi propongo una manovra politica savoiarda centralista e anti-lombarda, riguardante però il Ducato di Parma e quello di Modena.
Ma che centra la Lombardia vi chiederete, bè adesso lo scoprirete.
Partiamo dall'inizio:
Il Ducato di Parma e Piacenza nacque nel 1545 per volere di Papa Paolo III e durò fino al 1859 quando venne annesso al Regno di Sardegna e Piemonte.
Il Ducato di Modena e Reggio nacque nel 1452 e sotto il dominio della famiglia degli Este prosperò fino al 1859 quando anch'esso venne annesso al Regno di Sardegna e Piemonte.
Ed ora arriviamo all'imbroglio, pochi di voi forse sanno che fin dal 568 d.C. (anno dell'arrivo dei Longobardi nella Pianura Padana) fino al 1859, l'Emilia era parte integrante della Lombardia ed i suoi abitanti erano chiamati lombardi. Sembra una realtà lontanissima ma invece sono passati sono 150 anni.
Al momento dell'invasione franco-piemontese però, per evitare la creazione di uno schieramento lombardo troppo potente, i sabaudi crearono ex-novo il concetto di "Emilia" (riesumando per l'occasione il nome dell'antica regione augustea). E non solo, questo comportò il cambiamento di diversi toponimi tra i quali Reggio Emilia. Città che in età romana era chiamata Regium Lepidi, dal nome di Marco Emilio Lepido, fondatore della città, ma che dopo la conquista longobarda (VI sec. d.C.) e poi lungo tutto il corso del Medioevo, assunse la denominazione di Reggio di Lombardia. Nome che rimase durante tutta l'esistenza del Ducato di Modena e Reggio, fino appunto all'annessione dei Territori Estensi al Regno di Sardegna nel 1859 (anno in cui fu inventato il nome attuale).
L'ennesima porcata sabauda ai più sconosciuta, ha in un colpo solo rivoluzionato il nord Italia sottraendo alla Lombardia le terre "emiliane", oltre alle attuali provincie di Novara e Verbania sottratte nel settecento all'Austria e non riconsegnate ai lombardi con la crezione delle regioni.
Non solo ha distrutto pure la secolare concezione di nazione modenese e parmigiana fondendole in un unico minestrone, alla quale hanno aggiunto pure i poveri romagnoli.
Che dire più scafa e più fango emerge...