Officina della poesia "Nicola Imbraguglio" Laboratorio poetico

MAIRE (una parte di ricordo )

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    ilcustodedelmare
    Sesso: Maschile
    00 25/08/2005 19:00
    Uno spicchio delle mie emozioni,con tutte le mie ingenuità...


    STILLE
    Stille a rugiada
    sul tuo ventre
    a firma di memoria
    dei nostri indelebili
    colori,
    quelli imparati
    sulle rive morbide
    d'Irlanda.
    Non c'è alcun moralismo
    in ciò che riconosci.
    Le mie parole
    adornate dagli affanni
    ora son lì
    come cornice
    a suggello
    dei naturali eventi.
    Uno di questi,
    il desolante richiamo
    d'ogni alba vissuta.









    PAZIENTE

    Se tu sapessi quanto ha piovuto qui.
    Quanta terra bagnata sotto i miei piedi.
    Calpestare chilometri e chilometri
    per cercare spazio tra le nuvole
    e fiori nei campi
    per rasserenarmi.
    Ma io non sono sconfitto.
    Tra i vetri guardo le colline
    con grande conforto,
    non sento il peso degli anni
    nemmeno quel che hai dimenticato.
    Sono pretese,forse
    da un inutile,insignificante uomo.
    Uno tra i tanti.
    Tu corri da un capo all'altro del mondo
    senza stancarti.
    Esalti i cuori
    con melodie legate ai padri,
    le dita che scivolano sull'anima.
    Cosa posso pretendere,
    io qui
    a fantasticare
    a raccontarmi quanto sarebbe bello averti.
    Chiudo gli occhi e ti chiamo.

    Principessa dei prati
    stendi diamanti
    su questo corpo in attesa.In pace.
    Fai pure i tuoi progetti.
    Incanta il mondo.
    Nell'ombra posso adularti,
    cingerti i capelli di rose
    e poi a mani giunte
    attendere che tu riceva
    il mio saluto,
    il mio commiato.








    LUCE DENTRO

    Di quel tempo
    della rena con gli spazi assolati
    s'estinguono le poche fervide sorgenti
    e s'accumula in un sol momento
    tutto il suo imbrunire
    la stanca risacca che non abbellisce
    quel che è stato
    Tra le numerose giornate
    m'intestardisco di nuovo
    nei giovani colori del tempo
    quando la tua mano stringeva
    per la prima volta la mia
    e seppur lieve ancora porto nel cuore
    il fresco giungere di quell'autunno.
    Da lì in poi
    ogni bagliore del cielo
    o stelle o un tramonto
    che s'allinea alla poesia
    oltrepassa i sentieri degli anni
    e risveglia come al primo istante
    uno sguardo che ha circoscritto
    il mio tempo
    in continui richiami
    di luci e melodie.







    I GIACIGLI DI IERI

    Quando tornerai
    nel posto di quel giorno
    nella corona del fuoco
    che riscalda la rena
    involucro di orme e parole
    di collane d'armonia
    e sibili di vento tra i capelli
    Quando non sarà più tempo
    d'elemosine
    e musiche che coccolano il tempo
    fino ad abituarmi a questa attesa
    nel nido marino
    forse s'estinguerà anche il mio nome
    Cresce la vita
    orgogliose fioriture invadono
    tutto quello che già c'è
    a scalfirmi
    ad avvolgermi
    in sterili speranze
    e i giacigli di ieri
    s'ingombrano della tua assenza
    con tutto il desiderio che ho
    di non pensarci più.









    CHIARIMENTI


    "In Irlanda
    se il vento
    pulisce il cielo
    i colori
    rilasciano toni
    troppo accesi.
    Abbracciano l'anima
    e confondono.

    A picco sul mare
    ai margini dei tuoi ricordi
    e' stato troppo facile
    capire i tuoi limiti
    perire tra le bugie
    come in un perimetro
    da cui non fuggo.

    'Vieni a Dobhair,quest'Estate.
    In quei giorni non mancherò.'

    Hai dimenticato
    che senza pioggia
    gli occhi bruciano,
    ritrovano lacrime scacciate,
    conformi all'evolversi del momento
    e la tua terra
    vince le emozioni,
    allarga le distanze,
    il senso di vertigine
    in un giogo senza tregua.

    Chissà se ti sei fermata.
    Se almeno hai avuto
    abbastanza tempo
    per pensarci."






    LONTANO AMORE

    Se sapessi leggere nel tuo cuore
    io non sarei qui
    nel mio mare
    cercando di raggiungerti,
    di avvicinare
    il tuo più impensabile desiderio
    come se fosse una tua richiesta.
    Non ci sei mai
    quando cerco il tuo volto
    tra le note che mi circondano.
    Le pareti hanno immagini
    che mi angustiano.
    Si dirama l'incapacità
    di realizzare ogni prospettiva.
    Posso sentirti
    come alito di vento
    se sfoglio fotografie e colori
    che t'appartengono.
    Ti cerco nell'aria
    se la salsedine s'attacca al cuore.
    Immaginazione profonda
    che commuove i sensi
    e tranquillità che m'infastidisce.

    Perchè tu fai sempre così...
    segni i tuoi confini con cura,
    brutale conseguenza di quello che la mia immagine
    avrebbe solo potuto,
    al massimo,
    accarezzare.










    L'ESKE

    Del cielo
    prendo i colori
    ma smeraldo e turchino
    s'incatenano nei gelidi effluvi
    di torba ed erica
    Sono nei passi delle stagioni
    immemore
    di ciò che lasci
    sulle mie rive.
    Non vedo i prati profumati
    dove s'immerge il tuo pensare
    l'accavallare memorie
    e ombre vaganti
    sagome dai disegni noti
    fedeli
    Passo ma rimango
    sua impronta
    come se lei guardasse
    il fondo dei miei colori
    nel giaciglio del mio forziere
    ventre del tuo cercare
    dove ancora io trattengo
    custodisco
    giorni ingrassati di poesia....

    parole che non hai smarrito.















    BUNBEG

    Cielo in quiete.
    Le nuvole non rilasciano ombre
    sul mare.
    Staticità di colori
    in uno sfondo ordinato
    come se mai nessuno
    fosse passato da qui.
    Le memorie sono annullate
    nella rena d'Agosto
    con tutti i tuoi passi
    uniti,nei giorni felici.
    Adesso che ci sono
    il desiderio più prossimo
    è dimenticare e rasserenarmi
    sotto il sole leggero del mattino,
    con alcuna voce che possa infastidire
    il mio essere qui
    in tutto ciò che hai vissuto.

    Nessun richiamo
    nessun indizio che assomigli a te...
    come l'ultimo volo di brezza
    sulle parole
    che hai cancellato.









    BATTIGIA

    In corridoi di luce
    le memorie
    s'appoggiano nei marosi
    impetuosi.
    Fauci che addentano
    le pieghe di un cuore
    che non si cura.
    Ogni scoglio
    ogni costa
    ha il sentore beffardo
    del ricordo.
    Sospinto
    dal rumore del vento
    s'infrange
    l'ultimo istante
    che concedo.
    Gocce sottili
    e strati di colori
    evaporano
    dai miei occhi.











    ANNOTAZIONI SUPERFLUE

    La diramazione dei colori
    a strati, in tinte accese nel cielo
    sembrava ammansire
    anche i più superflui brandelli
    di un passato,riflesso,nel fondo,
    in piccole dosi
    di insignificante rancore.

    Il vento sfavoriva soltanto
    la piattezza del mare
    ma era un commovente gravitare di carezze
    a pettine
    tra le fronde pertinenti il viale
    promosso al sollecito di tanti appassionati incontri.

    Occasionali espansioni di sensazioni
    già vissute
    ornavano il mio sguardo,in contemplazione,
    per intendere
    dove la tua influenza poteva integrarsi
    a cornice dei miei sogni.

    Questi piccoli abbozzi rimasti nella mente
    in un intensa serata
    invasa da ragguardevoli premure naturali
    non erano rifiniti
    dalla tua consueta magia.

    Ma dei tuoi impegni
    ne è a conoscenza il mondo intero.



    DUE PASSI A DOBHAIR

    Ormeggio in solitudine
    sulla riva d'ombra
    spoglio di tutti i livori
    relegati in memoria.
    Salgo la collina
    e studio le case
    i prati con festosi colori
    dall'acqua ingrassati
    come regola primaria
    di queste amate terre
    S'intinge il ricordo in viali
    e galanti signore,
    ancora ferme a quegli anni
    ad intonare storie d'amore
    nel ventre della tradizione
    tra i porticati e i cortili
    C'era la tua grazia
    tra di loro,
    le sfumature delle tue mani
    sulle corde
    in evanescenti disegni
    mi portavano a raggiungerti.
    Incalzano quei giorni
    la mente si perde nei viottoli
    tra il volteggiare stanco di un aquilone
    proprio all'imbocco della tua via.
    Mi sorride ancora il vecchio liutaio
    prodigo nel descrivere
    gli esiti dei tuoi studi
    tra le terre di ogni regione
    e le nuove dei giornali.

    La sua casa ha cimeli conosciuti
    ritagli di quei giorni.
    Ma tra le fioriture del suo giardino,
    le rose,
    non hanno più il colore
    di quelle che ti ho donato.




    IL CLAVICEMBALO DI AOIFE

    Spesso
    o quasi mai
    secondo il sopraggiungere
    dei tuoi pensieri
    dei tuoi disegni
    m'invadeva
    l'arte di lirici ricami.
    La premura del tempo
    non scalfiva
    il magico programma
    di espressioni antiche.
    Tutte studiate
    per lasciarmi fermo
    a scrutare il mare.
    Ricordo bambini
    estasiati
    con il naso all'insù
    curiosare nell'aria
    le sfumature di così eclatanti
    melodie.
    Uno scarno sorriso
    cancellava lacrime
    di memorie ritrovate
    e nei momenti più belli
    sul far della sera
    il comparir repentino
    della brezza
    spingeva più in là
    come fiamma perpetua
    il riprodur continuo
    dei tuoi preludi.









    OMBRA DI SMERALDO

    Come posso descrivere
    quel che sei?

    Forse in musica,
    senza rivelar alcun segreto
    della tua Antica Città.
    In linea d'orizzonte
    che ti separa dal divino.
    O disegnar l'Atlantico
    a frusta sugli scogli
    e il Donegal
    come recinto di rose,
    morbido grembo
    che forma la tua memoria.
    Potrei scriver note
    in plagio al tuo carisma.
    Richiamar il vento
    con voce d'arpa
    e indicar il mare
    come luce dei tuoi occhi.
    Calpestar i verdi prati
    sulla cima di Tara ,
    impugnar uno smeraldo
    per portarlo al mio cuore.

    Ma come posso descrivere
    quel che fa il sole
    attraverso le stelle?













    HILDA O RIADA

    Màire parlava di Hilda
    dei disegni che faceva sull'acqua
    rincorrendo la luna
    Sul capo della scogliera
    guardava le nuvole
    i ricami del cielo
    e l'espressioni dell'anima
    nell'esortare i gesti
    la voglia di rubare distanze
    portando stelle in mare.
    Màire accarezzava le parole
    con corde d'arpa
    la curiosità di Hilda
    con veli di malinconia.

    Di primo mattino
    fino alla gola dell'abisso
    due piccole mani
    ancora cercano
    la forma della luna
    tra l'onda della marea
    e lacrime
    che non si vedono.




    *Hilda O' Riada ( 1976-1985) amava così tanto la luna,da volerla rubare al cielo
    per portarla in fondo al suo mare.







    MAIRE

    La gracilità del tuo volto
    mi sorprende.
    Mai ti ho vista così.
    Mano nella mano
    lo sguardo malinconico
    quasi privo di luce.
    Sorgente che mi nutre
    fin dai giorni più distanti
    questo fluire d'acqua
    è un suono d'arpa,
    ristoro della mente
    che sempre mi vince.
    Quanta generosità e intenso ardore.
    Armoniosa soavità ,
    accogli le mie inquietudini
    e le tramuti in rose,
    palpabile leggiadria
    d'immagine e arte.
    Nulla offende i tuoi occhi.
    Le rughe degli anni
    son steli nudi.
    Assioma che invade.
    Inutile richiamo
    perso in fervida luce.


    (Gweedore,Donegal 3/8/2002)













    ilcustodedelmare
    Vivo dove le orme si perdono
    tra le onde e le stelle.

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    dueanime
    Sesso: Femminile
    00 28/08/2005 23:44


    la tua è poesia di luoghi e paesaggi d'anima. Ricerca di radici, anche, di un mondo fermo, a fare da contrappunto alle emozioni (e forse ad una donna) in continuo movimento.

    E infatti attendi, paziente...
    è stato un vero piacere averti letto così

    barbara[SM=g27838]
    "Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media". (Charles Bukowski)
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    ilcustodedelmare
    Sesso: Maschile
    00 29/08/2005 21:40
    E' un emozione,per me,cara Barbara,leggere il tuo nick sotto le mie poesie.

    Hai tradotto bene le mie sensazioni.L'unica cosa è che ormai non attendo più.[SM=g27821]

    Grazie,di cuore.



    ilcustodedelmare
    Vivo dove le orme si perdono
    tra le onde e le stelle.

  • gattoguercio
    00 27/08/2006 22:46
    whew!
    tolgono il fiato, sono di una dolcezza infinita.
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    Zia Pina
    Sesso: Femminile
    00 25/11/2006 21:27
    Le tue poesie
    Ritorno a leggerti con immenso piacere ritrovando in tante tue espressioni pensieri e senazioni che molto mi appartengono; vorrei esprimere con la tua stessa intensità e bellezza quello che nel cuore spesso mi turba ma che da un pò rimane senza parole dette; un abbraccio caro amico [SM=g27823]
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    giusi1950
    Sesso: Femminile
    00 23/07/2011 19:35
    al custodedelmare
    ho cercato le tue poesie ...le ricordavo e ne ricordavo le emozioni intense...sono sempre stupende...grazie
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    giusi1950
    Sesso: Femminile
    00 23/07/2011 19:37
    al custodedelmare
    ho cercato le tue poesie ...le ricordavo e ne ricordavo le emozioni intense...sono sempre stupende...grazie