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Nuove Normative...

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    ti61no
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    00 16/09/2009 13:38
    Nuovi ecoincentivi per bici e motorini
    Strategia che vince non si cambia. Ritornano gli ecoincentivi per l’acquisto di bici e motorini. La Corte dei Conti ha approvato la stanziamento dei contributi (pari a 13 milioni di euro) per favorire l’acquisto di biciclette, motorini (entro i 50 cc), e di veicoli elettrici a due o quattro ruote.

    E’ probabile che l’annuncio verrà dato venerdì dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, all’apertura a Milano del 67º Salone del ciclo. La campagna dovrebbe iniziare entro i primi di ottobre. Per le bici non sarà necessaria la consegna di un vecchio modello, cosa che dovrebbe essere certa invece per i motorini.

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    ti61no
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    00 21/09/2009 21:15
    Moto e biciclette: ritorna il bonus a due ruote
    Fa strada l’incentivo per le due ruote che anche quest’anno dovrebbe essere riconfermato. La nuova campagna dovrebbe iniziare in ottobre e prevede uno stanziamento complessivo di 5,1 milioni di euro per la sostituzione dei motorini Euro 0/1.

    Le novità
    Facendo seguito al successo incontrato dalla prima campagna lanciata nella primavera scorsa, gli ecoincentivi dovrebbero essere estesi anche ai motorini di 50 centimetri cubici.

    Il bonus in “soldoni”
    La campagna inizierà entro i primi di ottobre e prevede lo stanziamento di 7,6 milioni per le biciclette e 5,1 milioni per l’acquisto di un cinquantino Euro 2 (nota bene: ricordiamo ai lettori che per i 50 cc la normativa più recente prevede l’omologazione Euro 2, a differenza delle moto già arrivate alla fase Euro 3).
    Il bonus coprirà al massimo il 20% del prezzo di listino del motorino Euro 2, con un limite massimo di 500 euro per i 4 tempi e di 180 euro per i 2 tempi.



    Incentivo bici in discesa

    Riconfermato l’ecoincentivo per le biciclette che corrisponderà però al 30% del prezzo di listino per un massimo di 200 e non più 700 euro.

    Sono inoltre previsti incentivi anche per le piste ciclabili, “stanziamenti che permetteranno di costruire 110 chilometri di piste ciclabili nelle grandi metropoli italiane e 90 chilometri nei piccoli comuni. Bisogna potenziare le piste ciclabili per rendere più sicuro andare in bici”.

    Questo autunno, quindi, migliaia di italiani potranno acquistare una bicicletta a prezzi scontati. Da oggi sarà attivo il sito Internet www.incentivibiciclette.minambiente.it, sul quale vengono riportate le informazioni sui meccanismi per ricevere gli incentivi. I modelli di biciclette presenti nel listino dei prodotti «incentivabili» sono già 13.500 e più di 5.000 sono i rivenditori che hanno aderito a questa nuova campagna.

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    ti61no
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    00 20/10/2009 15:55
    Arriva sulle strade il nuovo guard rail H2 per la protezione dei motociclisti
    Finalmente nasce un guard rail che pensa a noi motociclisti, e soprattutto, che viene approvato dall’ANAS, già impegnata a riempire le strade a scorrimento veloce di nuvi Anas H2 Bordo Laterale - SM, dove l’acronimo SM sta per “salva motociclisti”.

    Test, analisi e studi condotti hanno evidenziato quanto questa nuova soluzione sia di più semplice realizzazione, costi meno e funzioni meglio. La capacità di assorbimento dell’impatto infatti è di gran lunga maggiore per qualsiasi tipo di veicolo, benchè inizialmente progettati soprattutto per la protezione dei motociclisti.

    L’ANAS riempirà l’intero territorio nazionale di H2 e tutti i costruttori di barriere possono tranquillamente avviare la produzione con attrezzature certificate ISO 9001 e 9002. In Europa ogni anno in muoiono circa 3.200 utenti delle due ruote, e una buona parte di queste non ce la fa a causa delle mutilazioni provocate dai guard rail tradizionali.

    I paletti di sostegno esposti, sono come lame per i motociclisti che da tanto tempo hanno detto “no” a tali protezioni: prima fu la Spagna, che ha regolamentato le prove di impatto con un manichino lanciato contro le barriere con un angolo di 30° a una velocità di 60 km/h. Ora tutti i guard rail hanno una specifica omologazione, obbligatoria, per la caratteristica salvamotociclisti. Speriamo siano d’esempio per l’Europa intera, ora che anche l’ Anas ha deciso di adeguarsi nella tutela del centauro.

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    ti61no
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    00 15/12/2009 19:07
    Guard rail salva motociclisti in arrivo sulla SP1 varesina
    Sono iniziati ieri, lungo il nuovo tratto della SP1 (Strada Provinciale 1), i lavori di messa in sicurezza dei guard rail con l’applicazione delle protezioni per i motociclisti. L’intervento rientra in una più ampia programmazione di lavori finalizzati ad aumentare la sicurezza (anche per i motociclisti) lungo la rete stradale di competenza della Provincia di Varese.

    Ricordiamo che l’Anas dopo mille polemiche e proteste dei motociclisti ha deciso nel settembre scorso di non adottare più i guard rail assassini.

    “In questo primo intervento - ha dichiarato l’assessore alla Viabilità Aldo Simeoni - mettiamo in sicurezza i punti critici lungo la Provinciale 1, per un tratto di circa 800 metri. Le opere però non si limiteranno a questa strada, tanto che stiamo mettendo a punto una pianificazione più articolata, che prevede interventi lungo tutta le rete provinciale. Vorrei anche sottolineare lo sforzo economico messo in campo dall’amministrazione provinciale, che non ha lasciato cadere nel vuoto l’indicazione del Prefetto di Varese Simonetta Vaccari.”

    “Se oggi abbiamo avviato questo tipo di operazione, nonostante le ristrettezze di bilancio con le quali dobbiamo costantemente fare i conti, è anche grazie alla sensibilità del presidente Dario Galli, il quale ha dato immediata autorizzazione a reperire i fondi aggiuntivi necessari.” - ha aggiunto l’assessore.

    L’assessore Simeoni ha poi concluso ricordando che “l’attenzione di Villa Recalcati per la qualità e la sicurezza delle strade provinciali è sempre ai massimi livelli. Lo dimostrano le opere recenti, che vengono progettate e realizzate tenendo sempre in considerazione l’aspetto della sicurezza di chi viaggia, ma anche i continui interventi sulla rete esistente come le asfaltature, la manutenzione alla segnaletica orizzontale e verticale e la realizzazione delle rotatorie nei punti in cui vi sono criticità da risolvere”.

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    ti61no
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    00 10/02/2010 12:33
    IL PUNTO SU REVISIONE E REIMMATRICOLAZIONE D’EPOCA
    A seguito della pubblicazione di notizie riguardo eventuali modifiche all’attuale normativa su Revisioni e Reimmatricolazioni, la Commissione Moto Epoca della Federazione Motociclistica Italiana ritiene opportune alcune importanti precisazioni.

    La Gazzetta Ufficiale, ad oggi, NON HA ANCORA pubblicato alcuna modifica sul punto né, tantomeno, l’atteso Decreto ministeriale sulle Revisioni e sulle Reimmatricolazioni.

    Al momento, peraltro, si è conclusa l’attività svolta dall’apposito Gruppo di Lavoro sul riordino della materia (di cui la FMI fa parte), creato presso la Motorizzazione Civile.

    Si è dunque in attesa dell’emanazione di un Decreto del Ministero dei Trasporti e della relativa Circolare Interpretativa. Non appena questo avverrà, la FMI ne darà informazione attraverso i propri strumenti di comunicazione: Comunicati Stampa, Comunicazioni dirette ai Moto Club, sito internet federale (www.federmoto.it), mensile federale Motitalia, NewsLetter.

    E’ possibile, peraltro, presumere già ora quale sarà l’orientamento previsto dal Decreto, grazie ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale della Motorizzazione Civile.

    A seguito dell’atteso Decreto, dovrebbe dunque essere possibile reimmatricolare un mezzo di interesse storico e collezionistico (procedura attualmente bloccata dagli Uffici delle Motorizzazioni Civili) fornendo una dettagliata documentazione della sua provenienza e della sua vita, fino al momento della sua immatricolazione. I Registri Storici, “autorizzati” dall’articolo 60 del Codice della Strada, dovrebbero poi rilasciare una documentazione supplementare.

    La Revisione di un mezzo di interesse storico, attualmente con cadenza annuale, dovrebbe diventare a cadenza biennale (al pari di tutti gli altri veicoli), e dovrebbe accertare la persistenza delle caratteristiche del motoveicolo al momento dell’ immatricolazione. Il mezzo non dovrà quindi rispettare i parametri moderni in fatto di frenata, impianto di illuminazione e gas di scarico. Anche se, per circolare, dovrà rispettare i requisiti necessari per la sicurezza.

    Per i veicoli immatricolati dopo il 1960, la Revisione potrà essere effettuata presso gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile e/o presso le officine private autorizzate.

    I veicoli costruiti fino al 1960, avranno invece l’obbligo di effettuare la revisione presso le Motorizzazioni Civili, per garantire la presenza di attrezzature tecniche idonee alla verifica delle prestazioni dei mezzi più anziani.

    Quanto all'esenzione della prova del gas di scarico, questa riguarderà le moto con data di costruzione antecedente al 1 gennaio 1960.
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    ti61no
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    00 20/03/2010 00:05
    Dal 15 aprile nuovi ecoincentivi per chi acquista una moto Euro3
    Ottima notizia? Ni… Nuovi ecoincentivi sono stati stanziati per il mercato delle due ruote, dopo che questa mattina il Consiglio dei Ministri ha varato il pacchetto dei supporti finanziari per tutto il settore automotive. Dei 300 milioni messi come fondo dallo stato, 12 andranno ad incentivare l’acquisto di un motociclo o ciclomotore Euro3, una quota abbastanza bassa se consideriamo la mole di scooter che vengono venduti in italia ogni anno.

    I nuovi ecoincentivi prevedono un finanziamento pari al 10% di listino del veicolo, fino a 750€ di tetto massimo, per i veicoli Euro3 di potenza non superiore a 70kW, mentre per gli ibridi ed elettrici, si arriva al 20% dell’importo totale fino a 1.500€. Come analizza motociclismo.it, calcolando un contributo medio di 400€ per veicolo, e considerando le 400 mila unità annue vendute, si riuscirà ad erogare ecoincentivi per appena 30 mila nuove immatricolazioni, che significa consumare l’intero fondo di 12 milioni in un mese o poco più, senza effettivi giovamenti al mercato e all’economia nazionale.

    Staremo a vedere, nel mentre a partire dal 15 aprile, data di inizio della nuova sessione di incentivi statali, potrete seguire su internet il residuo del fondo stanziato e l’andamento delle vendite della campagna 2010.

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    ti61no
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    00 26/03/2010 12:58
    La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato, nel supplemento ordinario n. 55 del 19 marzo 2010, il tanto atteso Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, concernente i veicoli di interesse storico e collezionistico.

    Il provvedimento disciplina:

    1) l’iscrizione di un veicolo in uno dei Registri (incluso il Registro Storico FMI), di cui all’art. 60 del CdS, al fine di acquisire la qualifica di “veicolo di interesse storico e collezionistico”;

    2) la riammissione alla circolazione dei veicoli precedentemente cessati dalla circolazione o di origine sconosciuta;

    3) la revisione periodica.

    I punti forti del provvedimento riguardano la reimmatricolazione e la revisione, che accolgono le richieste della FMI, grazie al grande impegno profuso nel Gruppo di Lavoro dedicato.

    La Commissione Moto d'Epoca comunica a tutti gli interessati che si stanno predisponendo le modifiche ai moduli e alle istruzioni per l'iscrizione di motocicli al Registro Storico, per rispettare le indicazioni dettate dal Decreto.

    Tutte le pratiche attualmente in lavorazione verranno peraltro portate a termine seguendo la procedura utilizzata in precedenza.

    Gli Esaminatori, invece, non accettano al momento nuove pratiche, fino a che non è disponibile la modulistica aggiornata.
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    ti61no
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    00 21/04/2010 14:51
    E' stata recentemente presentata alla Commissione Trasporti del Senato una proposta di modifica

    dell'articolo 171 del Codice della Strada che recita testualmente:

    «1. L'articolo 171 del Codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, è sostituito dal seguente:

    ''Art. 171 - (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote)

    1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di

    indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con

    i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la

    normativa comunitaria.

    2. Ai fini di cui al comma 1:

    a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco integrale;

    b) b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la

    protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;

    c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione

    delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;

    d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle

    mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle

    e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.

    3. Sono esenti dagli obblighi di cui al comma 2, i conducenti e i passeggeri:

    a) di ciclomotori e motoveicoli a tre o quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;

    b) di ciclomotori e motoveicoli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash, nonché di

    sistemi di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l'utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza, secondo

    le disposizioni del regolamento.

    4. Chiunque viola le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di

    una somma da euro 74 a euro 299. Quando il mancato uso degli indumenti e del casco riguarda un minore

    trasportato, della violazione risponde il conducente.

    5. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza indumenti

    e caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione

    amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119.

    6. Gli indumenti e i caschi di cui al comma 5, ancorché utilizzati, sono soggetti al sequestro ed alla relativa

    confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI».



    Nel corso della seduta 174 della 8° Commissione Lavori Pubblici il suddetto emendamento è stato

    accantonato

    (http://www.senato.it/commissioni/4570/1854/152827/277167/282241/schedasedutacommissione.htm)

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    ti61no
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    00 21/05/2010 12:40
    Il nuovo ddl sulla sicurezza stradale, che dovrebbe arrivare in Senato a fine maggio, presenta alcune novità che riguardano il soccorso di animali. Noi di PetsBlog ci eravamo già occupati di veterinari multati durante un recupero di animali: a quanto pare, quei veterinari vedranno finalmente i propri servizi equiparati a quelli per umani.

    L’articolo 32 prevede che anche i mezzi adibiti al soccorso animale siano dotati di lampeggianti e sirena, e che i servizi d’emergenza vengano individuati da un successivo decreto: si dovrà infatti stabilire quali siano gli estremi per giudicare un recupero come urgente, anche se effettuato da privati, e dovrà essere prodotta una documentazione da esibire dopo l’eventuale controllo da parte delle autorità di polizia stradale.

    La notizia che più ci rende felici, però, è la multa fino a 1559 euro per chi causa incidenti che coinvolgano animali d’affezione (spero anche randagi!), da reddito o protetti. In caso di omissione di soccorso, invece, la multa sarà al massimo di 311 euro. Il processo per direttissima non mi dispiacerebbe ma, l’importante, è che il problema venga finalmente regolato. Fatta la legge, si può sempre migliorare… o aggirare?

    Poco tempo fa avevamo affrontato il problema degli incidenti automobilistici che coinvolgono animali, e di come sia fondamentale, visto che un incidente può capitare a chiunque, prestare immediato soccorso all’animale, anche se le sue condizioni sembrano gravissime: è bello vedere che, ogni tanto, il nostro pessimismo viene smentito. La percentuale di automobilisti che considera un gatto o un cane alla stregua di una cartaccia sul proprio percorso è minima: ma scommetto che è anche quella più preoccupata delle multe e di quei 2 punti superstiti sulla propria patente.

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    ti61no
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    00 03/12/2010 13:09
    LE NUOVE NORME 2010 CHE REGOLANO IL COLLEZIONISMO AUTOMOTORISTICO.
    La situazione dopo il decreto ministeriale del 19 marzo e la circolare attuativa, del 4 ottobre.

    Nella vita dei collezionisti in campo automotoristico la data del 20 marzo 2010 sarà ricordata a lungo in quanto, oltre a stabilire per i veicoli storici la revisione biennale, ha reso possibile la re immatricolazione di tutti veicoli radiati dal Pubblico Registro Automobilistico e non solo di quelli cancellati d’ufficio.

    Vedremo così risorgere da cantine, fienili e capannoni auto,moto,autocarri ecc. che andranno ad arricchire il già prestigioso parco nazionale.

    Alfine della re immatricolazione, gli interessati dovranno munirsi di un nuovo documento, il Certificato di Rilevanza Storica e collezionistica (C.R.S.). Questo innovativo documento prende il posto del vecchio Certificato Sostitutivo delle Caratteristiche Tecniche, ma con più ampi contenuti, infatti oltre a riportare un maggior numero di dati, costituisce il presupposto per qualificare un veicolo d’interesse storico a partire dal 20 marzo 2010.

    Per l’ottenimento del ( C.R.S.) il proprietario dovrà iscriversi ad un Club collegato a uno dei Registri riconosciuti: ASI, Storico FMI, Storico Italiano FIAT,Italiano Alfa Romeo,Storico Lancia, che hanno facoltà di rilasciare il documento dopo aver effettuato un controllo, che deve accertare che il veicolo si presenti in condizioni di conservazione adeguate. Trattasi di un controllo preventivo, non di natura tecnica, ma diretta ad un accertamento di natura storico-estetica, mentre il controllo tecnico del veicolo sarà effettuato dagli Uffici della Motorizzazione.

    Per quanto attiene ai agli altri documenti, l’ Attestato di Storicità continuerà ad essere emesso e ad avere la sua specifica funzione, per la sua valenza fiscale, relativamente all’esenzione dal pagamento della Tassa di Possesso tramutata in simbolica Tassa di Circolazione.

    Il Certificato d’Identità (C.D.I.) che continuerà ad esistere, quale riconoscimento qualificante, che consente di ottenere la targa di ottone e attesta che il veicolo è conservato e presenta caratteristiche identiche a quelle d’origine.

    La nuova normativa entrata in vigore il 20 marzo 2010, ai fini della circolazione, con tutte le conseguenza di Legge, stabilisce che, ai fini pubblicistici, il C.R.S. è necessario per qualificare un veicolo di interesse storico e collezionistico, per riammetterlo alla circolazione e per usufruire del trattamento agevolato per le revisioni biennali.

    Nell’ambito fiscale pertanto nulla è mutato e rimane in vigore l’art. 63 L. 342//2000 dove si stabilisce che solo ASI e FMI (per le moto) possono qualificare un veicolo di oltre 20 anni di particolare rilevanza storica e collezionistica, individuando lo stesso con loro determinazione e dandone comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

    Ai fini assicurativi, sono da ritenersi validi: sicuramente il nuovo C.R.S. e per le Compagnie che lo ritenessero tale, anche l’ Attestato di Storicità e il C.D.I.

    Stabiliti questi principi si richiama l’attenzione sul fatto che spesso viene pubblicizzata la possibilità di stipulare contratti assicurativi sul presupposto dell’iscrizione del soggetto contraente la polizza ad un club, ovvero di un “certificato di storicità” rilasciato da soggetti che non siano ASI, FMI o Registri Storici Nazionali.

    E’ una situazione che se non specificamente evidenziata, può determinare forti rischi per il contraente, poiché i veicoli sono storici solo se certificati dai soggetti indicati dal Legislatore.

    Ne consegue, che in caso di sinistro la Compagnia che ha rilasciato la polizza, ha facoltà di rivalsa in caso di dichiarazioni anche solo ambigue, fatte dal contraente e recepite come tali, poiché il contratto è stato previsto per coprire i rischi derivanti dalla circolazione di veicoli storici (che sono solo quelli certificati dagli Enti sopra indicati) e non già di quelli dichiarati tali dal proprietario, ma che in realtà non lo sono per carenza di legittimazione.

    Concludendo: per avere certezza di essere in possesso di una “buona polizza”, al di là della serietà della Compagnia, è necessario che la stessa sia stipulata in presenza di valide condizioni.
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    ti61no
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    00 24/05/2011 09:15

    Cambia la targa per i ciclomotori immatricolati prima del 14 luglio 2006

    Nessuno o forse pochi lo sanno, le regole per l'immatricolazione sono ancora sconosciute, ma entro il primo giugno i ciclomotori immatricolati prima del 14 luglio 2006 devono avere una targa nuova, secondo un decreto ministeriale. Multe salate per chi non provvede alla modifica



    Con il decreto ministeriale del 2 febbraio 2011, che si riferisce alla "Calendarizzazione delle operazioni di rilascio dei certificati di circolazione e delle targhe per ciclomotori (11A04290)”, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunica i nuovi criteri relativi al cambio di targhe dei ciclomotori.
    Cambiamento necessario per uniformare la normativa sulla circolazione dei ciclomotori. L'istituzione della nuova targa e del certificato di circolazione, infatti, erano stati istituiti nel 2006.
    In quanti lo sanno? Immaginiamo in molto pochi, vista la scarsa informazione che tv e stampa generica stanno dedicando alla notizia.
    Quindi, tutti i ciclomotori immatricolati prima del 14 luglio 2006 devono essere ritargati con un nuovo contrassegno di identificazione: il targhino a cinque cifre alfa numeriche viene pensionato. Nuovo anche il certificato di idoneità tecnica per essere omologati con le targhe a sei cifre e il nuovo certificato di circolazione.
    E se non si provvede alla modifica, previste multe salate: da 389 a 1.559 euro.
    Il ministero ha indicato diverse scadenze per permettere ai possessori dei ciclomotori di mettersi in regola. Nella tabella ecco il dettaglio delle scadenze per ottenere la nuova targa:

    Primo numero Entro Data limite
    0 - 1 - 2 60 gg 01/06/2011
    3 - 4 - 5 120 gg 01/06/2011
    6 - 7 - 8 180 gg 29/09/2011
    9 - A 240 gg 28/11/2011


    Ma queste date servono solo a scaglionare l'aggiornamento e non sono vincolanti. La data che segna l'ultimo giorno di tolleranza massima è il 13 febbraio 2012, dopodiché, se qualcuno suo malgrado dovesse capitare in un controllo senza aver prima aggiornato il proprio ciclomotore, rischia una pesante sanzione.
    Ma a sentire i concessionari c'è ancora poca chiarezza in merito, inoltre i loro clienti, che non sono informati sul decreto ministeriale, non hanno chiesto alcuna informazione.
    Qualche concessionario ipotizza anche che qualche proprietario di ciclomotore, piuttosto che fare una nuova immatricolazione, potrebbe eliminarlo acquistandone uno di nuovo, nonostante il costo sia di 60 euro che naturalmente lievita fino ai cento euro se ci si affida a un'agenzia di pratiche automobilistiche, e la nuova targa venga fornita in 24 ore.

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