Perche' perdonare un tradimento
Nella vita di coppia ogni tradimento ha una storia a sé e ha alle spalle motivazioni specifiche ma, qualunque esse siano, quando purtroppo ci si rende conto di essere stati traditi il nostro mondo improvvisamente ci crolla addosso con tutto cio' che di piacevole avevamo condiviso insieme ... lasciandoci increduli a domandarci come sia potuto succedere e soprattutto perchè!
E’ una ferita che ci porta a dubitare non solo del partner ma di noi stessi, in quanto incapaci di aver colto che qualcosa non andava...
Certe delusioni non si cancellano rapidamente ma cio' che puo' consolare e' che non sempre hanno a che vedere con la mancanza d’amore o di desiderio.
A volte chi tradisce puo' farlo per dei motivi ai quali forse e' possibile porre rimedio come:
mettersi alla prova e di testare la propria capacità di seduzione ed attrazione
prendere distanza da una relazione ufficiale che spaventa perché troppo coinvolgente dal punto di vista emotivo
esprimere quelle parti di sé che nella coppia vengono censurate o di cui ci si vergogna.
Se nell'800 Dostojeski rifletteva sul fatto che gli uomini si dividono in mariti e amanti e una donna per essere completa ha bisogno di entrambi ... oggi, quando si scopre di essere stati traditi accanto ad dolore ci sono la rabbia, la morte della fiducia, la delusione e la paura che niente potrà mai più essere come prima.
Forse sapere che possono esserci vari motivi non giustifichera' il gesto, ma potrà aiutare un po' a comprendere...
Tanto vale chiudere drasticamente la storia d'amore perche' non ha piu' senso andare avanti o affrontare la questione provando poi a "continuare" la relazione "dimenticando" il tradimento del partner??
In fondo come qualcuno ha gia' scritto:
L'INFEDELTA' NON COMPORTA NECESSARIAMENTE LA ROVINA ... Basta svelarsi e trovare insieme la strada del perdono.
fonte web
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SCENE DA FILM SUL TRADIMENTO: "L'ultimo bacio"
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Cosa sta facendo la donna in questo video?:
Sospetta che ci sia un insetto nei pantaloni dell'amico
Si vendica di un tradimento del suo fidanzato
Ne approfitta per un po' di ginnastica in ufficio
Esaudisce la richiesta sadomaso del collega
Ha appena saputo del risultato dell'Italia ai campionati europei di calcio
Cerca di convincere il suo amico a regalarle il suo nuovo I-Phone acquistato dopo 19 ore di fila al negozio
Fa notare al collega che non spetta a lei fare fotocopie
Altro / Non so / Non rispondo
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CLASSIFICA DELLE DONNE PIU' TRADITRICI
La passione? Non hanno dubbi: la vivono con grande intensità. Non certo con la stessa fedeltà. Parliamo delle prime classificate. Garanzia di sondaggi. Quello fatto dall’Ipsa (Istituto studi psicologici transdisciplinari) che lascia alquanto perplessi. Ma andiamo per ordine:
5° classificate - Soltanto quinte ma... peccato che tra le ventenni soltanto l'11% ha confessato un tradimento al proprio partner. Sono le più fedeli, le ventenni.... Dobbiamo crederci??
4° - Mentre le trentenni non arrivano ad ammettere nemmeno il 20% dei tradimenti (il 18% per la precisione)
3° posto - E dire che le quarantenni, solitamente inquiete e sessualmente al top, in questa speciale classifica dell'Istituto di psicologia sono al terzo posto con il 30% di tradimenti confessati. Troppo riservate?
2° - A dispetto delle loro (quasi) nonne , al secondo posto nella classifica dei tradimenti ci sono infatti le sessantenni. Ed è ben il 38% che ha confessato di tradire, senza vergogna. Un mondo alla rovescia.
1° premio - Spetta alle cinquantenni il primato dei tradimenti , in assoluto. Non ci avrei mai scommesso... Lo fa più di una su due. Lo fa il 58% delle intervistate dall’Ipsa, oltre duemila donne di ogni età ed estrazione . La stessa percentuale di donne che ad una richiesta dell'Osservatorio della Lancaster (questa volta mirata sulle cinquantenni, campione di 700 donne) non ha esitato a dire: viviamo la passione ed il sesso come avessimo vent’anni.
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[Modificato da altrodase 28/09/2008 09:38]
Tradiscimi, come gli occhi mentendo, ingannano me fissando la Luna.
"Loblio come la furia della tempesta irromperebbe nellaria" (per gentile concessione dell'autrice)