Dakar, motori accesi
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L'Aprilia sfida l'Atacama
Il primo gennaio parte da Buenos Aires l'edizione 2010 con passaggio per il Cile e il temibile deserto da 45 gradi. La casa di Noale presente con la bicilindrica RXV 4.5. Novemila i chilometri da percorrere
BUENOS AIRES (Argentina), 30 dicembre 2009 - Da Buenos Aires andata e ritorno passando per il Cile e il temibile deserto di Atacama, aridissimo, in quota, e capace di temperature di 45 gradi. La Dakar 2010 scalda i motori e si prepara a celebrare la seconda edizione sudamericana della propria storia, svolta decisa per i sempre più frequenti pericoli terroristici che coinvolgono il continente africano. Il 1° gennaio la carovana si muoverà dalla capitale argentina dove tornerà il 16 gennaio dopo 15 tappe e dopo aver percorso 9000 km, compresi 3400 di trasferimento.
tanta sabbia — Il percorso, come hanno spiegato gli organizzatori, prevede una "ripartizione equilibrata di tappe e sfide" tra i due paesi coinvolti nell'evento. In Argentina, i concorrenti toccheranno le province di Cordoba, La Rioja, Catamarca, San Juan, Mendoza e La Pampa. In Cile, attraverseranno le regioni di Copiapò, Antofagasta, Iquique, La Serena e Santiago. Se l'edizione 2009 è stata una sorta di rodaggio, questa Dakar dovrebbe costituire un banco di prova più selettivo. La sfida desertica sarà garantita in particolare dalle 5 durissime tappe in programma nell'Atacama. "Ci sarà molta sabbia" ha assicurato il direttore sportivo della manifestazione, David Castera. Al via un nutrito esercito di concorrenti: 140 auto, 53 camion, 190 tra moto e quad. "Considerato il complicato momento economico a livello mondiale, le cifre relative ai partecipanti sono per noi motivo di orgoglio" ha tenuto a precisare Etienne Lavigne, direttore della corsa. La Volkswagen, che nel 2009 ha trionfato con il sudafricano Giniel de Villiers, dopo attente valutazioni ha deciso di ripresentarsi ai nastri di partenza.
la sfida aprilia — Tra le moto la novità è che possono partecipare mezzi di cilindrata non superiore alla 450, novità che è invece piaciuta alla Aprilia, che schiererà 4 bicilindriche RXV 4.5 preparate e assistite dal Reparto Corse di Noale. La rivoluzionaria bicilindrica enduro che ha già dimostrato il suo potenziale nelle grandi gare fuoristrada: vittoria di classe e terzo posto assoluto al Rally dei Faraoni 2008, vittoria di classe al Faraoni 2009 e due vittorie consecutive - 2008 e 2009 - nella "Race to the clouds", l'americana Pikes Peak che, ogni estate, si corre sulle più alte vette del Colorado. Gigi dall'Igna, direttore tecnico di Aprilia Racing ha ben chiari gli obiettivi di questo esordio sudamericano: "Siamo alla Dakar per fare esperienza nei grandi rally. I regolamenti stanno cambiando, la 450 sarà la cilindrata di riferimento per i prossimi anni. In questa classe Aprilia è forte di una tecnologia unica e dell'esperienza sul nostro bicilindrico off road. Nella stagione appena conclusa abbiamo portato avanti molto lavoro di sviluppo anche nel cross, ora uniamo le competenze acquisite nel mondiale MX1 con quanto di buono la RXV 4.5 ha fatto vedere nell'enduro e nei primi rally ai quali ha preso parte. Le RXV 4.5 della Dakar sono il punto di sintesi di queste esperienze".
gli italiani — Questa la lista degli italiani in gara. Moto: Luca Manca (KTM) Paolo Ceci (Aprilia) Alessandro Zanotti (Aprilia) Francesco Beltrami (Aprilia) Franco Picco (Yamaha) Ennio Cucurachi (KTM) Fabrizio Mugnaioli (KTM) Silvia Giannetti (KTM) Remo Pini (Aprilia) Claudio Mana (Aprilia) Claudio Pederzoli (Aprilia) Camelia Liparoti (KTM). Auto: Maurizio Traglio-Fabian Nurquin (Nissan) Mauro Castelnuovo (McRAE). Fabrizio Mugnaioli ci racconterà gli eventi salienti della sua corsa con frequenti aggiornamenti al termine delle tappe.
[Modificato da ti61no 04/01/2010 19:34]