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IL DESERTO DEI TARTARI – D. Buzzatti – Mondadori

-... si guardò nello specchio, ma senza trovare la letizia che aveva sperato. Si ricordò delle amare sere di studio quando sentiva fuori nelle vie passare la gente libera...
Così Drogo vedeva uno stentato sorriso sul proprio volto, come un vago presentimento di cose fatali... un viaggio senza ritorno.-
… doveva essere la Fortezza, relegata in un mondo lontanissimo, dalle mura al paesaggio, traspirava un'aria inospitale e sinistra.
Una volta era un onore la Fortezza Bastiani, ora par quasi una punizione. Si sentì improvvisamente solo e la voglia di ritornare a casa...

Ieri e l'altro ieri erano uguali, egli non avrebbe più saputo distinguerli... Pensava se ci fosse una battaglia sarei contento per tutta la vita.

- ...passata la nera soglia, anche lui Drogo non sarebbe potuto tornare come una volta, non bello ma fresco di giovinezza.
Che gioia al pensiero, si sentiva stranamente libero e felice...
Giovanni raddrizza un po' il busto, dà un occhiata all'ultima porzione di stelle, e sorride.

Buzzatti, nasce a Belluno (1906) e laureatosi in giurisprudenza scrisse sul Corsera.
Il deserto dei tartari (1940) è ricco di pessimismo, d'anticipare la seconda guerra mondiale...

Il paradosso è che hanno fatto pure un film!
La Società è il deserto dei tartari, ancora oggi?
Lorenzo Pontiggia
il Poeta