07/10/2007 16.03.03
Primo tempo: Genoa-Cagliari 0-0
Un Genoa tonico e in palla, crea occasioni, ma non la butta dentro
Genoa: Rubinho, Konko, Lucarelli, Bovo, Rossi (c), Paro, Juric, Danilo, Leon (37’st Papa Waigo), Borriello, Sculli (11’ Di Vaio). A disposizione: Scarpi, Ghinassi, De Rosa, Coppola, Milanetto. All. Gasperini.
Cagliari: Fortin, Ferri (17’st Pisano) Canini, Bianco, Agostini, Del Grosso (1’st D’Agostino), Conti (c), Parola, Foggia, Acquafresca (11’ Larrivey), Matri. A disposizione: Marruocco, Bizera, Biondini, Budel. All. Giampaolo.
Arbitro: sig. Girardi di San Donà del Piave.
Assistenti: sigg. De Luca e Petrini.
Quarto Uomo: sig. Stefanini.
Reti: 14’pt Borriello, 28’ st Di Vaio.
Note: 1.644, incasso di 41.248 euro; abbonati 21.675. Ammoniti: Bovo, Bianco, Borriello, Di Vaio, D’Agostino, Larrivey.
Genova – Alla lavagna i due allenatori disegnano la loro partita. Gasperini arretra Konko sulla linea dei difensori, inserisce Rossi tra i quattro di centrocampo e vara un tridente con Leon, Borriello e Sculli. Giampaolo risponde con un modulo tirato con l’elastico, rafforza l’attacco con l’inserimento di Acquafresca per dare un appoggio a Matri. E’ tonico il Genoa che carica a testa bassa e affonda i colpi al pronti e via. Al 5’ Fortin si salva su una staffilata di Borriello, osservato speciale in chiave azzurra da Bortolazzi e sempre dinamico, nella ricerca del pallone e nell’apertura di varchi per i compagni. E’ un Grifone che plana con facilità verso l’area avversaria, spinto dalle accelerazioni di Leon e sostenuto sulle piste laterali da Rossi e Sculli. Rambo de Leon, in partenza per la nazionale, ha munizioni da vendere e ne lancia una dalla bandierina per far capire l’aria che tira. Su un’altra (8’) serve a Borriello che incorna sull’esterno rete, poi ci riprova con un diagonale che attraversa lo specchio. Al 17’ è il turno di Paro che chiama alla parata Fortin. Il Cagliari? Fatica a contenere ribattendo con una fucilata di Conti disinnescata da Rubinho. Si gioca nella metà campo degli isolani, pericolosi al 24’ con una capocciata fuori di Bianco. Il Genoa è corto quando difende, si distende a ventaglio quando attacca, con un giro palla che porta al tiro più elementi. Le occasioni fioccano e Paro al 25’ ne ha una favorevole: la conclusione si perde sul fondo. Il pubblico spinge a più non posso, a vedere il Genoa giocare da Genoa, in costante proiezione offensiva e lucido negli assalti. Al 35’ Danilo crossa per Borriello che sale più in alto di Fortin, ma il Cagliari stringe i denti e Canini libera prima che sia tardi. Meriterebbero il vantaggio i ragazzi di Gasperini, incoronato dalla dedica personale della Nord. Manca solo il guizzo nei sedici metri, intasati come i parcheggi del salone nautico. Nel finale Juric e compagni perdono le misure, non la testa a dispetto di qualche chiamata non gradita. Si va negli spogliatoi sullo 0-0.
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Risultato finale: Genoa-Cagliari 2-0
Il Grifone insiste e firma il successo con Borriello e Di Vaio
Genova – Il Grifone balza al quinto posto, con una prestazione stupenda che frutta i tre punti. Un solo cambio durante l’intervallo (esce Del Grosso per D’Agostino). Il Genoa riparte con lo stesso piglio e sfoggia un paio di lanci, a cercare le spizzicate di Borriello. Difficile manovrare in spazi strettissimi; nelle retrovie Konko, Bovo e Lucarelli montano una guardia perfetta, a fronte del timido contropiede sardo. La conclusione da fuori è una soluzione da recitare e prima Borriello (10’), poi Leon (11’) danno idea di conoscere il copione. La prima sostituzione rossoblù è tra Sculli e Di Vaio, l’ingresso del romano viene salutato da un boato e Giampaolo controbatte con Larrivey per Acquafresca. Il punteggio si sblocca al 14’ e il Ferraris esplode. Giù il cappello davanti alla magia firmata da due dei giocatori più ispirati. Leon è una folgore ad avventarsi sul pallone, a proteggerlo e darlo a Borriello che lo arpiona, lo aspetta e, senza farlo cadere, lo calcia nell’angolino con un girata magistrale. Cambia la partita: il Cagliari mette fuori il muso ma solo una volta, con Bianco, spreca l'opportunità per aggiustare l'incontro. Il Genoa invece cerca il colpo del ko e guadagna punizioni per Leon, ma Fortin (22’) ci arriva e smanaccia. Ci sono praterie per cavalcare verso la porta, Di Vaio carica in sella la sua determinazione e, al 26’, la conclusione finisce sul fondo. Poco male perché al 28’ il raddoppio è cosa fatta, l’assist è di Konko che taglia per Di Vaio, il sinistro chirurgico allarga la ferita dei sardi. E’ un Genoa irresistibile quello che fa spellare le mani ai 25mila e una standing-ovation accompagna l’uscita di Leon per Papa Waigo. Respira l’aria dei quartieri alti il Vecchio Balordo, che nel finale tira i remi in barca mentre gli avversari calano le scialuppe, ma continuano a fare acqua. E’ proprio l’ultimo entrato, di testa, a sfiorare il tris correggendo un angolo battuto da Paro. Gli ultimi tentativi sono bollati dai piedi di Paro e Di Vaio. Nel recupero dentro Milanetto per Borriello. Dolce sosta per il Grifo